PESARO URBINO – L’Azienda Sanitaria Territoriale di Pesaro-Urbino si afferma come uno dei poli chirurgici più avanzati delle Marche per volumi, diffusione della laparoscopia, appropriatezza e rapidità di recupero post-operatorio, con un ruolo di riferimento regionale nella chirurgia oncologica del tratto digerente e della mammella e nella gestione di patologie complesse come l’IMA (mortalità a 30 giorni per Infarto Miocardico Acuto (IMA) e Ictus.
A testimoniarlo ancora una volta sono i dati del Programma Nazionale Esiti (PNE) elaborati da AGENAS (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali), con report che fotografano una realtà sanitaria di alta specializzazione, con volumi di attività elevati e indicatori di qualità e sicurezza che superano le medie nazionali, in particolare per la Chirurgia Generale dell’Ospedale di Pesaro e Fano con percorsi di cura (PDTA) multidisciplinari, complessi e personalizzati per le neoplasie dello stomaco, del retto del pancreas. Numeri eccellenti anche per il tumore alla mammella e per l’Urologia che risulta prima nella regione Marche per volumi di attività nei tumori del rene, prostata e vescica.
In particolare la Chirurgia Generale dell’Ospedale San Salvatore di Pesaro si conferma uno dei principali poli chirurgici delle Marche, specializzato in chirurgia addominale e oncologica complessa. Pesaro è il centro marchigiano che esegue il maggior numero di interventi per tumore del colon e per tumore dello stomaco. Inoltre, il San Salvatore è il secondo polo marchigiano per volume di chirurgia epatica e pancreatica, subito dopo il principale centro universitario regionale di Ancona.
L’AST PU, attraverso la sua Breast Unit provinciale, si conferma inoltre un centro di riferimento di altissima qualità per la diagnosi e la cura del tumore alla mammella. Registra, infatti, un volume di ricoveri per interventi chirurgici molto elevato, casistica che assicura l’esperienza necessaria a garantire risultati stabili e sicuri per le pazienti, superando ampiamente le soglie minime raccomandate. Un percorso che garantisce inoltre la ricostruzione contestuale all’intervento demolitivo che si attesta su un valore del 77,63%. Questo dato è nettamente superiore alla media nazionale (70,32%), sottolineando l’attenzione della struttura a garantire la qualità di vita della paziente, ridurre i traumi legati all’intervento, eseguendo l’atto ricostruttivo immediatamente dopo l’asportazione del tumore.
Il reparto di chirurgia generale dell’Ospedale di Pesaro inoltre si distingue per l’uso esteso della chirurgia mininvasiva e per l’efficienza dei percorsi di cura. In particolare l’ospedale San Salvatore di Pesaro è il primo centro regionale per colecistectomia: oltre 300 colecistectomie eseguite in un anno, di cui 294 con tecnica laparoscopica, il volume più elevato tra tutte le strutture marchigiane con dati che testimoniano anche una degenza record, dopo colecistectomia laparoscopica, infatti, oltre il 95% dei pazienti torna a casa entro tre giorni dall’intervento (95,5% contro l’85,9% della media Italia), segno di recupero rapido ed efficienza organizzativa.
L’alta qualità dell’AST si estende alla gestione delle patologie cardiovascolari e neurologiche urgenti nella gestione delle patologie tempo-dipendenti come l’infarto e l’ictus.
I dati Agenas testimoniano numeri di eccellenza riconosciuta nell’indice relativo alla mortalità a 30 giorni per Infarto Miocardico Acuto (IMA): un indicatore cruciale di efficacia e tempestività di cura, posizionano l’AST tra i centri più performanti a livello nazionale con un tasso che è meno della metà della media nazionale (3,35% contro 6,78%).Così come la gestione provinciale dell’ictus con performance di assoluta eccellenza, che confermando la Stroke Unit come un baluardo regionale per la gestione di questa patologia tempo-dipendente con un tasso di mortalità registrato inferiore di oltre il 50% rispetto alla media italiana, un dato che testimonia l’alta qualità dell’assistenza offerta, frutto della tempestività di un sistema di emergenza-urgenza efficiente che garantisce il trasferimento rapido del paziente al centro specializzato (Hub & Spoke), con la presenza di unità dedicate con personale multidisciplinare (neurologi, infermieri specializzati, fisiatri, ecc.) che applicano protocolli diagnostici e terapeutici all’avanguardia (trombolisi e trombectomia). Questo risultato pone la Stroke Unit dell’AST Pesaro-Urbino (che opera in stretta sinergia tra gli Ospedali di Fano e Pesaro) tra i migliori centri in Italia per il trattamento acuto dell’Ictus, garantendo ai cittadini del territorio il massimo livello di sicurezza e di opportunità di recupero.
Infine l’Ast si conferma ad alti livelli anche per la mortalità evitabile, al secondo posto in Italia, dato che si riferisce ai decessi che si sarebbero potuti prevenire attraverso interventi di prevenzione, diagnosi precoci e cure efficaci, indicando quindi la qualità e l’efficienza di un sistema sanitario e testimonia l’importanza del lavoro delle strutture territoriali come la prevenzione sicurezza delle cure nelle varie strutture ospedaliere.
A testimoniarlo ancora una volta sono i dati del Programma Nazionale Esiti (PNE) elaborati da AGENAS (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali), con report che fotografano una realtà sanitaria di alta specializzazione, con volumi di attività elevati e indicatori di qualità e sicurezza che superano le medie nazionali, in particolare per la Chirurgia Generale dell’Ospedale di Pesaro e Fano con percorsi di cura (PDTA) multidisciplinari, complessi e personalizzati per le neoplasie dello stomaco, del retto del pancreas. Numeri eccellenti anche per il tumore alla mammella e per l’Urologia che risulta prima nella regione Marche per volumi di attività nei tumori del rene, prostata e vescica.
In particolare la Chirurgia Generale dell’Ospedale San Salvatore di Pesaro si conferma uno dei principali poli chirurgici delle Marche, specializzato in chirurgia addominale e oncologica complessa. Pesaro è il centro marchigiano che esegue il maggior numero di interventi per tumore del colon e per tumore dello stomaco. Inoltre, il San Salvatore è il secondo polo marchigiano per volume di chirurgia epatica e pancreatica, subito dopo il principale centro universitario regionale di Ancona.
L’AST PU, attraverso la sua Breast Unit provinciale, si conferma inoltre un centro di riferimento di altissima qualità per la diagnosi e la cura del tumore alla mammella. Registra, infatti, un volume di ricoveri per interventi chirurgici molto elevato, casistica che assicura l’esperienza necessaria a garantire risultati stabili e sicuri per le pazienti, superando ampiamente le soglie minime raccomandate. Un percorso che garantisce inoltre la ricostruzione contestuale all’intervento demolitivo che si attesta su un valore del 77,63%. Questo dato è nettamente superiore alla media nazionale (70,32%), sottolineando l’attenzione della struttura a garantire la qualità di vita della paziente, ridurre i traumi legati all’intervento, eseguendo l’atto ricostruttivo immediatamente dopo l’asportazione del tumore.
Il reparto di chirurgia generale dell’Ospedale di Pesaro inoltre si distingue per l’uso esteso della chirurgia mininvasiva e per l’efficienza dei percorsi di cura. In particolare l’ospedale San Salvatore di Pesaro è il primo centro regionale per colecistectomia: oltre 300 colecistectomie eseguite in un anno, di cui 294 con tecnica laparoscopica, il volume più elevato tra tutte le strutture marchigiane con dati che testimoniano anche una degenza record, dopo colecistectomia laparoscopica, infatti, oltre il 95% dei pazienti torna a casa entro tre giorni dall’intervento (95,5% contro l’85,9% della media Italia), segno di recupero rapido ed efficienza organizzativa.
L’alta qualità dell’AST si estende alla gestione delle patologie cardiovascolari e neurologiche urgenti nella gestione delle patologie tempo-dipendenti come l’infarto e l’ictus.
I dati Agenas testimoniano numeri di eccellenza riconosciuta nell’indice relativo alla mortalità a 30 giorni per Infarto Miocardico Acuto (IMA): un indicatore cruciale di efficacia e tempestività di cura, posizionano l’AST tra i centri più performanti a livello nazionale con un tasso che è meno della metà della media nazionale (3,35% contro 6,78%).Così come la gestione provinciale dell’ictus con performance di assoluta eccellenza, che confermando la Stroke Unit come un baluardo regionale per la gestione di questa patologia tempo-dipendente con un tasso di mortalità registrato inferiore di oltre il 50% rispetto alla media italiana, un dato che testimonia l’alta qualità dell’assistenza offerta, frutto della tempestività di un sistema di emergenza-urgenza efficiente che garantisce il trasferimento rapido del paziente al centro specializzato (Hub & Spoke), con la presenza di unità dedicate con personale multidisciplinare (neurologi, infermieri specializzati, fisiatri, ecc.) che applicano protocolli diagnostici e terapeutici all’avanguardia (trombolisi e trombectomia). Questo risultato pone la Stroke Unit dell’AST Pesaro-Urbino (che opera in stretta sinergia tra gli Ospedali di Fano e Pesaro) tra i migliori centri in Italia per il trattamento acuto dell’Ictus, garantendo ai cittadini del territorio il massimo livello di sicurezza e di opportunità di recupero.
Infine l’Ast si conferma ad alti livelli anche per la mortalità evitabile, al secondo posto in Italia, dato che si riferisce ai decessi che si sarebbero potuti prevenire attraverso interventi di prevenzione, diagnosi precoci e cure efficaci, indicando quindi la qualità e l’efficienza di un sistema sanitario e testimonia l’importanza del lavoro delle strutture territoriali come la prevenzione sicurezza delle cure nelle varie strutture ospedaliere.
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