Cordoglio del presidente della Provincia di Pesaro e Urbino Giuseppe Paolini per la scomparsa di Arnaldo Pomodoro, tra i più celebri e influenti scultori e orafi italiani contemporanei: «E’ stato un maestro dell’arte, un gigante della scultura ma anche un ambasciatore universale del nostro territorio. Non solo per il suo legame profondo con Pesaro, dove trascorse l’infanzia, esemplificato dalla Sfera Grande divenuta un simbolo cittadino. Ma anche per le sue radici con il Montefeltro e con i nostri borghi. Ci lascia infatti un messaggio profondamente attuale, collegato alla custodia e alla valorizzazione di questi luoghi dell’anima. Pomodoro amò il borgo di Pietrarubbia dove una parte rilevante della sua produzione è accolta nelle sale a lui dedicate all’interno del Museo di arte contemporanea. Erano gli anni Settanta quando, portato da alcuni amici, Pomodoro giunse a Pietrarubbia e si innamorò del borgo per la sua forza spirituale. Da qui nacque l’idea di rilanciare questo luogo, donando significative opere alla comunità. Dagli anni Novanta questa collaborazione ha portato poi alla fondazione del centro Tam (Trattamento artistico dei metalli), voluto e curato dallo scultore, che per quasi 20 anni ha accolto ragazzi da tutta Italia e Europa per l’apprendimento dell’arte della scultura orafa. Una grande testimonianza di amore per il territorio e un lascito inestimabile per le nuove generazioni, che abbiamo il dovere di custodire e tramandare. Anche per questo la Provincia nel 2007 ha partecipato, insieme al Comune di Pietrarubbia e alla Comunità montana del Montefeltro, all’acquisto dell’antico palazzo Pomodoro, sostenendo il progetto originario che ha poi portato ora all’evoluzione verso il museo diffuso nel borgo, costituito anche dalle tantissime opere realizzate dai maestri e dagli allievi di quella prestigiosa scuola».
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