L’approvazione definitiva del Piano Regolatore Generale (PRG) mette in evidenza un fatto semplice: l’assenza di una visione complessiva della città da parte della Giunta Serfilippi, che si è limitata, nella sostanza, a portare in approvazione un impianto che nasce altrove. L’impostazione di fondo del PRG, infatti, resta quella costruita dalla precedente Amministrazione: meno consumo di suolo, ricucitura urbana, contenimento della sostituzione edilizia, tutele e vincoli a salvaguardia del tessuto abitativo. Scelte riconoscibili, che indicavano una direzione.
Il problema è che, mentre la maggioranza ha provato a riverniciare tutto con la propaganda, in Consiglio si è visto il “teatro dell’assurdo”: lo stesso PRG che l’attuale sindaco Serfilippi in aula – quando nell’aprile 2024 era all’opposizione – aveva liquidato con parole nette (“non lo approveremo mai perché non lo condividiamo nel metodo e nel merito”), oggi viene approvato come se nulla fosse, invocando “atto dovuto”, “senso di responsabilità” o “paura dei contenziosi”. A questi elementi prima criticati si aggiunge, infatti, una scelta che per noi è un grave errore: lo stralcio della previsione di una strada realmente percorribile che completi l’interquartieri verso Gimarra e migliori la viabilità verso nord. L’eliminazione della previsione della strada priva l’intera città, non solo il quartiere di Gimarra, di uno sbocco verso Nord sicuro e percorribile. Eliminare quella previsione senza una soluzione alternativa significa lasciare irrisolto un tema che riguarda tutta Fano. Il punto non è “la strada in sé”, ma l’incapacità di garantire un accesso adeguato a un quartiere in forte crescita.
L’ulteriore elemento critico riguarda la conferma del cosiddetto “Emendamento Seri” che consente l’insediamento di industrie insalubri di seconda classe nell’area ex Zuccherificio per consentire la realizzazione del polo logistico. Il tentativo di correggere un errore che già in passato era stato dibattuto all’interno del gruppo PD con una presa di distanza di alcuni nostri consiglieri, è emerso con forza a seguito di un vivace e partecipato dibattito sviluppatosi in città con comitati, associazioni e tanti cittadini. Con la mozione presentata in Consiglio abbiamo chiesto di mettere un argine chiaro, a tutela di salute, ambiente e qualità della vita, anche in relazione alla scelta della Giunta Serfilippi di portare avanti, con i proprietari dell’area ex zuccherificio, la permuta con l’area di Chiaruccia di proprietà comunale oggi prevalentemente agricola che fa da filtro tra la zona industriale e i limitrofi centri abitati.
Ed ancora, considerando che Il Piano Strategico Comunale individua nell’innovazione digitale e nella sostenibilità ambientale i pilastri dello sviluppo locale, obiettivi che trovano attuazione nel progetto di riqualificazione dell’area industriale “Smart Community Bellocchi”, ci chiediamo come questa possa essere compatibile con la realizzazione di un nuovo polo logistico a Chiaruccia, sollevando interrogativi sulla coerenza complessiva delle strategie di pianificazione comunale.Queste scelte politiche rendono il PRG monco e, soprattutto, rivelano l’assenza di una rotta chiara della maggioranza di centrodestra. È per questo che il nostro gruppo, alla fine, ha optando per l’astensione. Resta una convinzione: il PRG doveva essere l’occasione per dire dove va Fano nei prossimi anni, non per fare passare decisioni scellerate. La città ha bisogno di coerenza, trasparenza e scelte nette: questa occasione la Giunta Serfilippi non l’ha saputa cogliere. Noi continueremo a fare opposizione su questo: meno slogan, più responsabilità vera.
Da PD Fano











