Agricoltura nelle Marche, Minardi: “Costi alti e prezzi fermi, servono sostegni”

0
33

ANCONA – L’agricoltura è un asset importante dell’economia della nostra regione e anche per la quantità e il peso finanziario è ovviamente uno dei temi maggiormente dibattuti, subito dopo la sanità, in questi giorni di campagna elettorale. Ieri, a Montemaggiore al Metauro (PU), si è tenuto un convegno dal titolo “Il Futuro nei campi” – l’agricoltura marchigiana tra crisi e rilancio, che ha visto protagonisti oltre al Consigliere Regionale uscente Renato Claudio Minardi, del Partito Democratico, l’altra candidata dello stesso partito Luisa Cecarini, l’On. Stefano Vaccari, deputato PD per la commissione agricoltura e la Prof. Ssa Elena Viganò, docente dell’Università di Urbino.

Poiché l’agricoltura risente in questo momento di una situazione di mercato non semplice, la tavola rotonda ha avuto l’intenzione di coinvolgere le principali associazioni di categoria, allo scopo di capire quali misure anche l’ente regionale, oltre al governo, è può mettere in atto in questo momento. Secondo Minardi “c’è una problematica che riguarda gli elevati costi di produzione che negli anni sono di molto aumentati, anche a causa delle guerre, ma il prezzo del prodotto rimane sempre lo stesso e questo ovviamente mette in grave difficoltà gli agricoltori”. E prosegue: “poi c’è il tema della riforma della PAC 2028- 2034, sulla quale l’Unione Europea ha tolto 80 miliardi a fronte di investimenti negli Stati Uniti ed in Cina, che superano addirittura i 1400 miliardi”! Ad oggi in Europa il finanziamento della PAC è di 300 miliardi e secondo Minardi sarebbe opportuno arrivare anche ad un sostegno al reddito al fine di rendere maggiormente competitivo il settore perché senza sostegno c’è la tendenza da parte degli agricoltori ad abbandonare quegli stessi terreni da loro fino a quel momento custoditi. “La tutela e e la cura del territorio esiste perché esistono gli agricoltori” afferma Minardi “se non ci fossero gli agricoltori, gli stessi terreni subirebbero ancor più gravi dissesti idrogeologici” e continua “gli aspetti su cui bisogna impegnarsi come Regione Marche nel settore della dell’agricoltura sono i prezzi dei prodotti, e non trascurare la qualità e su questo tema la Regione deve essere compatta e d’appoggio”. Sempre secondo Minardi bisogna tener conto anche che la produttività spesso cala a causa dei cambiamenti climatici “il centrodestra li sta negando e non si rende conto di che danno subiremo!”. Per il consigliere uscente, gli agricoltori ovviamente sono un presidio importante del territorio ma non basta: serve il sostegno del Governo e della Regione e aggiunge che bisognerebbe avere la massima attenzione, come è stato già fatto con gli OGM, anche nei confronti della delle tecniche di evoluzione assistita che sono una vera e propria ingegneria genetica che non serve né all’agricoltura ma neanche al consumatore. “Il consumatore è libero di scegliere, però credo che la nostra proposta debba essere sempre quella della qualità delle filiere corte, nel rispetto del territorio, della natura e della salute delle persone”.
Infine, un tema importante su cui si è discusso durante l’incontro è quello del biologico che per Minardi “dovrebbe essere utilizzato nelle mense pubbliche, a partire dalle scuole, ma in particolare nel mondo della sanità, visto che è di diretta competenza regionale” A conclusione Minardi segnala anche la questione del grano duro che serve per la produzione della pasta. “Il 60% arriva in Europa dal Canada, con il rischio che possa contenere i glifosati, come riscontrato anche recentemente in alcune note marche italiane di pasta : l’obiettivo è quello di arrivare al prodotto finito, interamente realizzato in Italia, con solo grano italiano”.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here