Nuovi arresti nell’ambito delle indagini sulle aggressioni avvenute lo scorso febbraio al Lido di Fano. Oggi, nel corso di una conferenza stampa ad Ancona, il Procuratore capo presso il Tribunale per i Minorenni, Cristina Tedeschini, ha illustrato diversi casi di violenza giovanile avvenuti in varie zone delle Marche. Tra questi, anche quello di Fano, dove due fanesi, di 16-17 anni, sono stati raggiunti da misura cautelare e collocati in comunità. I giovani sono ritenuti responsabili, insieme a due coetanei maggiorenni già arrestati a marzo, di una serie di aggressioni compiute in gruppo. In particolare, il pestaggio di un 15enne colpito con un pugno all’occhio per una semplice “occhiata sbagliata”, e l’aggressione a un altro giovane per non aver consegnato una sigaretta. Quella stessa sera, nella zona della stazione, altri maggiorenni erano stati minacciati e rapinati di alcune decine di euro: gli aggressori li avrebbero costretti ad acquistare droga. Determinante l’intervento tempestivo della volante del Commissariato di Fano, guidato dal dirigente Stefano Seretti, che ha evitato conseguenze peggiori. Le indagini, avviate in sinergia con la polizia locale e sotto il coordinamento della Procura minorile di Ancona, hanno portato all’identificazione di un gruppo composto da una decina di giovani. Decisive anche le testimonianze raccolte per la rapida individuazione dei principali responsabili. Per entrambi i minorenni è stato già avviato un percorso di messa alla prova. Uno dei due è accusato anche di deturpamento e imbrattamento: avrebbe realizzato alcune scritte con spray al Pincio, inneggianti alla liberazione dei maggiorenni arrestati, imbrattando il Bastione Nuti, bene vincolato sotto tutela archeologica, e altri luoghi. Una risposta rapida e coordinata delle forze dell’ordine e della magistratura minorile per contrastare le dinamiche di branco e prevenire nuove derive violente.