FANO – “Sull’aeroporto di Fano sono tornate le vecchie liturgie del ‘no a prescindere’, con i soliti fantasmi ideologici e il solito copione: gridare al complotto, parlare di decisioni calate dall’alto e bloccare tutto per principio. Una narrazione stanca, che ha già fatto abbastanza danni a questa città”.
Fano Cambia Passo difende con forza la visione del sindaco Serfilippi e della giunta sul futuro dello scalo fanese: “A Fano serve la capacità di decidere. Dopo anni di immobilismo e occasioni perse, non possiamo più permetterci di restare la città del ‘no’. L’asfaltatura della pista non è un’operazione opaca, ma frutto di un’interlocuzione seria e trasparente con ENAC. E chi oggi grida allo scandalo è lo stesso che ha lasciato Fano isolata per anni: l’aeroporto a rischio chiusura, il porto abbandonato a se stesso. L’unica vera eredità è stata la rassegnazione”.
La domanda per Fano Cambia Passo è semplice e diretta:
“Vogliamo che Fano resti inchiodata al passato, incapace di scegliere e di crescere? O vogliamo finalmente sbloccare le energie di questa città e costruire un futuro?”
“Non parliamo di voli transcontinentali né di promesse irrealizzabili. Parliamo di un’infrastruttura che può diventare moderna, funzionale, attrattiva. Un’opera in grado di portare investimenti, posti di lavoro, occasioni vere, altro che cemento inutile.”
Sulla partecipazione, Fano Cambia Passo è netta: “Il confronto con i cittadini non è mai mancato, e continuerà. Ma partecipazione non significa farsi paralizzare da chi dice sempre no. Chi si oppone per principio, oggi, difende l’immobilismo. Noi, invece, vogliamo cambiarlo”.
