Acquaroli da Pesaro: «Ricci indagato? Non ci interessa. Non sarà oggetto della nostra campagna elettorale»

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«Ricci indagato? Non ci interessa, non ci riguarda. Non sarà oggetto della nostra campagna elettorale». Così il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha esordito durante l’evento Più Marche, tenutosi nel suggestivo scenario del Parco Miralfiore a Pesaro. Una dichiarazione secca che chiude ogni spiraglio a polemiche giudiziarie in vista della tornata elettorale, ribadendo un’impostazione politica centrata sui progetti e sui risultati. Il cuore della sua intervista ai giornalisti presenti, infatti, si è concentrato sul lavoro svolto e su quello in programma per la Provincia di Pesaro-Urbino, indicata come uno dei  principali epicentri dell’investimento regionale. «Abbiamo investito tantissimo – ha sottolineato Acquaroli – penso alla Galleria della Guinza, con la prima canna già pronta, alla progettazione e al futuro completamento della seconda. E poi la Fano-Grosseto, l’hospice di Fano, e soprattutto l’ospedale di Pesaro». Un’opera, quest’ultima, che il governatore ha definito senza esitazioni «la più grande mai realizzata nella nostra provincia e regione, in termini economici». Ma le ambizioni infrastrutturali non si fermano qui: nei prossimi giorni sarà firmata la progettazione con ANAS per l’Urbino-Pesaro, con l’obiettivo di iniziare a finanziare il tratto attraverso la nuova programmazione europea.Tra gli altri interventi annunciati figurano il bypass Fano-Marotta, quello di Cagli e la Pedemontana. Una visione ampia che mira a connettere il territorio marchigiano in modo più efficiente, funzionale e competitivo. Acquaroli ha poi posto l’accento su un’altra priorità regionale: la sanità. «Abbiamo portato avanti la riforma strutturale del sistema, cercando di risolvere uno dei problemi più gravi della sanità regionale e nazionale: la carenza di personale sanitario, dovuta anche a decenni di mancata programmazione», ha spiegato. Un problema che, grazie alla collaborazione con il governo nazionale, si cerca ora di superare con nuove borse di studio e un maggiore accesso alle facoltà mediche. Infine, uno sguardo al futuro con un richiamo alle vocazioni naturali del territorio: «Tecnologia, turismo e cultura. La cultura in particolare è un valore distintivo di questa terra, e dobbiamo continuare a investire su di essa».

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