FANO – «Abbiamo salvato il teatro». Il sindaco Luca Serfilippi sottolinea che il risultato è stato raggiunto dopo mesi di lavoro «faticoso, difficile, a tratti vicino all’impossibile».
«Desidero ringraziare la Fondazione Carifano e la BCC di Fano che, con il loro contributo iniziale, hanno acceso la scintilla di un percorso di sostegno e fiducia; e poi tutti i cittadini, le imprese e le associazioni che hanno creduto in noi e nel futuro del Teatro della Fortuna».
Serfilippi poi contestualizza, chiamando in causa il centrosinistra: «In questi mesi si è parlato molto della situazione debitoria del Teatro della Fortuna. Chi ha causato questo buco da 500 mila euro è arrivato perfino a mettere in discussione il piano di salvataggio. Io credo che, al di là delle polemiche, serva una cosa sola: la decenza politica di ammettere gli errori del passato e riconoscere il lavoro di chi, oggi, ha permesso alla città di non perdere uno dei suoi simboli culturali. Grazie a un’azione congiunta dell’Amministrazione, della Fondazione – e va riconosciuto anche di una parte dell’opposizione che ha scelto di collaborare – abbiamo evitato la chiusura definitiva, e aperto una fase nuova. Non posso però non sottolineare l’atteggiamento del Partito Democratico che, anziché contribuire anche simbolicamente alla raccolta fondi, ha preferito restare alla finestra senza riconoscere le proprie responsabilità nella creazione di questo debito. Tra i tanti nomi che hanno sostenuto il teatro non figura un solo esponente del PD, mentre diversi rappresentanti del centrodestra e una parte del centrosinistra hanno dato il loro contributo, anche con piccole somme».
E poi ancora: «Il dato politico è semplice: con buonsenso e con le risorse raccolte, pubbliche e private, garantiamo i pagamenti ai fornitori, saldiamo il TFR dei dipendenti e ridiamo stabilità alla Fondazione, ponendo le basi per un futuro più solido».
L’assessore Tarsi pone l’accento sulle modifiche statutarie della Fondazione Teatro, in discussione lunedì 20 ottobre in Consiglio comunale:
«Con l’approvazione del bilancio e la riorganizzazione della Fondazione Teatro della Fortuna non chiudiamo solo una pagina difficile: ne apriamo una nuova, fondata su serietà, trasparenza e responsabilità. Abbiamo ereditato oltre mezzo milione di euro di disavanzo, coperto grazie alla Fondazione Carifano, alla BCC e al sostegno di cittadini e sponsor. Ora cambiamo passo: rafforziamo le norme di integrità e anticorruzione e introduciamo il tracciamento informatico di tutte le operazioni finanziarie, così da avere certezza degli incassi anche quando il teatro è utilizzato da terzi.
Il fondo di dotazione sarà ridotto a 30 mila euro con l’obbligo di ricostituirlo a 100 mila in caso di risultati positivi, e sarà indisponibile e investito esclusivamente in titoli di Stato. Il contributo del Comune sarà versato entro 30 giorni dall’approvazione del bilancio preventivo; ogni fido bancario dovrà essere richiesto motivatamente dal CdA e approvato dal Consiglio comunale. Infine, il revisore unico sarà remunerato in modo congruo e avrà piena responsabilità in caso di danni.
Queste scelte segnano un cambio netto: il Teatro non sarà più gestito con leggerezza, ma con rigore e trasparenza. Ogni euro sarà tracciato e ogni utilizzo regolato, nel rispetto dei cittadini e delle risorse pubbliche».
Santorelli: «Serve responsabilità politica, non arroganza»
L’assessore al Bilancio Alberto Santorelli insiste sul tema della responsabilità politica: «Da inizio mandato questa amministrazione si sta distinguendo per la trasparenza dei processi e delle azioni messe in campo. Abbiamo trovato debiti e macerie ovunque e stiamo ricostruendo la spina dorsale della città. A parti invertite avremmo assistito a manifestazioni di piazza e fiacolate sotto il teatro. Invece, in Commissione, un’esponente del PD ha chiesto lumi con atteggiamento spocchioso e arrogante.
Hanno gestito il teatro con dissolutezza e dissimulando di continuo. Ci saremmo aspettati una presa di coscienza e di responsabilità, e quindi delle scuse pubbliche, perché a tutti capita di sbagliare. Invece, forse, quegli errori non erano casuali, dal momento che c’è ancora chi vuole nasconderli».
Il presidente Mirisola dettaglia i segnali positivi: «La fiducia si vede dai numeri: gli abbonamenti alla Stagione di Prosa hanno superato le 1.300 sottoscrizioni, in crescita rispetto alle 1.190 dello scorso anno. Un dato che conferma l’interesse del pubblico e si inserisce in una stagione costruita su quattro date settimanali (da giovedì a domenica) per allargare la partecipazione.
Il 2025 è un anno di grande attività: più coinvolgimento delle scuole (anche con percorsi di alternanza), legami rafforzati con associazioni sportive e scuole di danza, e la nascita dell’Accademia del Teatro, che segna il ritorno del Teatro anche come luogo di produzione. Uno degli spettacoli dell’Accademia entrerà nella stagione di prosa, a testimonianza di un percorso che unisce formazione, creazione e crescita culturale.
Abbiamo inoltre riaperto la Corte Malatestiana, luogo a lungo dimenticato e tornato a vivere grazie alla lungimiranza dell’Amministrazione e della Fondazione. La grande risposta della città non è casuale: è la dimostrazione che gli sforzi che abbiamo fatto e stiamo facendo vengono capiti e apprezzati».
Sulle risorse, il presidente Mirisola ha voluto evidenziare l’importanza del contributo proveniente dalla città: «Dai privati sono arrivati 11.340 euro, dalle aziende 149.492,96 euro e dalle associazioni 10.580,08 euro».