Infiltrazioni nel tetto, il sindaco Biancani: “Il Teatro Rossini va chiuso almeno fino alla fine dell’anno”

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PESARO – Teatro Rossini, il sindaco Andrea Biancani comunica la chiusura temporanea della struttura: «Dalle verifiche avviate a metà settembre è emersa la necessità di consolidare gli stucchi, un intervento che ci impegnerà almeno fino alla fine dell’anno. Stiamo valutando anche di impermeabilizzare il tetto a causa delle numerose infiltrazioni che abbiamo riscontrato durante i controlli». L’obiettivo di Biancani è chiaro: «Trovare, anche se non sarà facile, tutte le risorse necessarie per svolgere entrambi gli interventi; il Teatro è il cuore vivo della cultura della città, faremo il possibile per riaprirlo quanto prima».
Il sindaco ripercorre i fatti che si sono succeduti da agosto quando le parti ammalorate degli stucchi del boccascena ligneo avevano avuto un distacco, poi “assicurato” con una rete di protezione. «A questo, è seguito un sopralluogo dei vigili del fuoco e un successivo incontro congiunto – spiega – insieme al comandante e ai tecnici del Comune. A inizio mese, per intervenire il prima possibile e garantire la riapertura in tempi rapidi del Teatro, abbiamo sbloccato i 50mila euro del Fondo di riserva per avviare, con urgenza, le verifiche e controllare prima di tutto lo stato degli stucchi. Purtroppo è emerso che, per tenere aperto il teatro e quindi garantire la sicurezza di pubblico, tecnici e artisti, è necessario risanare, con urgenza, gli ornamenti».
Biancani continua, «Le risorse già stanziate ci hanno permesso anche il montaggio dell’imponente impalcatura che dal palco raggiunge il solaio per permettere le ispezioni. Visto che è già presente, vorremmo approfittarne per fare subito i lavori agli stucchi e razionalizzare così costi e tempi».
Il sindaco passa poi all’altro “fronte” degli interventi da fare al Rossini. «Dai sopralluoghi e incontri fatti sono emerse le diffuse infiltrazioni nel tetto a cui è opportuno rispondere anche per evitare di rovinare la parte decorativa del Teatro su cui interverremo. Abbiamo deciso di fare subito il progetto per risolvere anche questa criticità. Mentre il primo progetto degli stucchi non è compatibile con le attività del Teatro, il secondo, almeno da questa prima analisi, pare possa esserlo con l’apertura al pubblico dell’edificio».
«Sono risorse importanti che non avevamo previsto – incalza Biancani – ma che ci impegniamo a trovare in tempi celeri perché è impensabile tenere chiuso il Teatro per troppi mesi. Al momento abbiamo già finanziato con il Fondo di riserva 50mila euro per le ispezioni e gli interventi agli stucchi – risorse che ci auguriamo siano sufficienti – ma ora dobbiamo individuarne ulteriori anche per l’impermeabilizzazione del tetto che, da una prima stima, dovrebbero aggirarsi sugli oltre 500mila euro. Si tratta di somme ingenti per delle manutenzioni che non avevamo messo a bilancio, e che quindi ci obbligheranno a rivedere alcune spese che avevamo previsto».
«Il Teatro è l’anima della cultura della città – continua – ed è attivo tutto l’anno (in questo momento con l’avvio della stagione di prosa, di danza e con gli appuntamenti che avrebbero visti artisti nazionali calcare il palco; in estate con il ROF e tanti altri appuntamenti); non ha periodi “vuoti”. Per questo faremo di tutto per accelerare il più possibile i lavori. Consapevoli che il teatro, per fortuna, è sempre vivo, si è deciso di intervenire subito».
Il primo step dei lavori, dunque, è alle porte, «e per garantire lo svolgimento degli spettacoli previsti in questa prima parte della stagione abbiamo incontrato AMAT e Aspes. L’obiettivo è spostare gli eventi del Rossini allo Sperimentale, e questo è possibile anche grazie alla disponibilità dell’Auditorium Rossini ad accogliere gli appuntamenti che erano in programma al Cinema-Teatro di via Rossini. Ringraziamo fin d’ora sia i tecnici, sia gli artisti, sia il pubblico per la collaborazione e ci scusiamo per gli inevitabili disagi che stiamo cercando di contenere correndo il più possibile con l’avvio dei lavori, che coinvolgono anche la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, che ringraziamo per la collaborazione, che dovrà fornire il parere relativo al progetto di restauro conservativo del cassettonato ligneo dell’arco scenico. Ricordo che il Teatro Rossini ha oltre 200 anni e necessita di attenzioni e interventi diversificati e costanti. È un bene storico centrale per la cultura e la vivacità della città a cui siamo molto legati e che vogliamo continui a essere tra i simboli più belli e vivi della cultura di Pesaro».

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