ANCONA – Sanità, programmazione e territorio: sono stati questi i temi al centro dell’incontro alla Mole Vanvitelliana tra il governatore uscente e candidato del centrodestra alle regionali del 28 e 29 settembre, Francesco Acquaroli, e il ministro della Salute Orazio Schillaci. Acquaroli ha rivendicato i risultati ottenuti negli ultimi anni, ponendo però l’accento sulle sfide ancora aperte. «Si guarda avanti però tornando a un modello dove il territorio diventa centrale, è la risposta più importante – ha sottolineato –. Se vogliamo restituire la sanità ai cittadini dobbiamo continuare nella strada intrapresa, ricostruendo i presidi territoriali, facendo prevenzione e riducendo la pressione su ospedali e pronto soccorso». Il presidente uscente ha ricordato strumenti già attivati come i punti salute, le aggregazioni funzionali territoriali e la farmacia dei servizi, ma ha denunciato con forza la carenza di personale: «Il problema maggiore è la diminuzione dei medici. Abbiamo perso più di 200 medici di base in questi anni. Serve una programmazione seria e condivisa: le risorse finanziarie sono importanti, ma senza professionisti non si può garantire il futuro del sistema». Il ministro Schillaci ha ribadito la centralità del tema a livello nazionale: «La sanità è fondamentale nelle Marche come in tutto il Paese. I fondi sono importanti, ma non bastano: servono idee, programmi, modernizzazione. Il nostro servizio sanitario nazionale ha 47 anni, resta un fiore all’occhiello, ma deve adattarsi alle nuove esigenze dei cittadini». A pochi giorni dal voto, la sanità si conferma dunque il terreno decisivo del confronto politico nelle Marche, tra rivendicazioni, proposte e la promessa di un sistema più vicino ai cittadini.
