Bandiera della pace di 300 metri quadrati: la stesura sabato al Pincio di Fano

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FANO – “Quest’anno l’ottava edizione di Impronte Femminili ha tratto il suo fil rouge dall’immagine del manifesto curata dall’ illustratrice satirica Toti, il messaggio della Tessitrice di Pace veicola cura e costruzione paziente di intrecci sani, accordi cromatici, azioni silenti e potenti che attraverso la saggezza del gesto, segnano la strada di un fare comunità: fili come soggetti umani, colori come pluralità delle posizioni, intrecci come relazioni e sullo sfondo la temperanza senza tempo di un fare femminile produttivo di empatia, bellezza e valore sociale. La dimensione umana della pace ha radici interiori innanzitutto e mentre interagiamo più o meno consapevolmente con l’attualità delle quotidiane notizie sulle situazioni di conflitto globali e locali, possiamo interrogarci o fermarci semplicemente a riflettere su quale sia il nostro personale intendimento circa il tessere la pace. Cosa significa nella nostra dimensione personale e comunitaria costruire relazioni sane, con quali strumenti e come, costruiamo pace e convivenza?”

“Abbiamo quindi messo in campo un’azione performativa partecipata partita ad aprile 2025 e durata per tutta la rassegna che ha visto il coinvolgimento attivo delle persone nel donare e cucire stoffe: un percorso di 5 mesi, 30 appuntamenti pubblici, 12 punti di raccolta stoffe, decine d’incontri di cucitura a mano o con le proprie macchine da cucire casalinghe dislocati nella provincia di Pesaro e Urbino, oltre 60 le “Tessitrici” coinvolte e centinaia le persone che hanno donato il proprio pezzo di stoffa di uno dei sette colori della bandiera della pace che andranno a comporre una enorme tessitura che ha superato i 300 metri quadrati, lunga oltre 33 metri, larga poco meno di 11 e dal peso di circa 95 kg. La TESSITURA DELLA PACE è una tessitura fatta di sfumature e consistenze diverse, perché anche in uno stesso colore le differenze possono essere infinite, bellissime, un vero e proprio valore da tenere insieme”.

“Dopo mesi di incontri, raccolta stoffe, sessioni di cucitura a mano e a macchina, il coinvolgimento di centinaia di persone, tra spettatrici e spettatori, operanti e attiviste\i, l’opera ha preso forma, l’enorme tessitura della pace di oltre 300 mq è pronta per essere mostrata per la prima volta: sabato 6 settembre 2025 dalle ore 18:00 al Pincio di Fano andremo a mostrare la restituzione di un’esperienza pubblica e partecipata per cui l’opera sta nell’operato e cioè nel percorso di elaborazione e consapevolezza sviluppatisi in questi lunghi e laboriosi mesi, durante i quali alle persone coinvolte è stato chiesto di riflettere sul proprio modo di “agire la pace”. Una ricerca di consapevolezza quella di Tessere la Pace che muove dall’urgenza di prendere posizione rispetto ai conflitti che affliggono i nostri tempi, conflitti che ci straziano e ci feriscono verso i quali la coscienza collettiva ha bisogno di trovare occhi per vedere, nuovi orizzonti possibili e mani da porgere e lo abbiamo voluto fare partendo dal gesto sapiente, quotidiano e silente agito dalle mani delle donne capaci di generare” afferma la curatrice Sara Cucchiarini che con tutto lo Staff di Impronte Femminili esprimono profonda gratitudine per l’operato di ogni persona che si è messa in discussione e in dialogo ricordando che l’opera è frutto di chi ha operato. A coordinare la curatela di questo percorso partecipato insieme a Sara Cucchiarini ci sono anche le “tessitrici” Elisabetta Duchi che ha lanciato l’idea e curato la comunicazione “L’idea ci è venuta lavorando sull’immagine di Toti del manifesto di Impronte femminili 2025, una donna che tesse al telaio una grande bandiera della pace. Non eravamo certe sulla risposta che potesse generare, invece l’idea ha avuto una risposta immediata e importante. La grande partecipazione ci ha stupite. La composizione è stata poi resa possibile grazie al coinvolgimento di svariati gruppi di donne di tutto il territorio provinciale che hanno cucito insieme i colori per ottenere questa gigantesca tessitura che stupisce non solo per la sua enorme ampiezza, ma per tutto quello che ha comportato: una concertazione solidale, umana e commovente. Un’azione concertistica di persone diverse che si sono unite per realizzare un simbolo significativo per tutti, la pace, la pace per tutti senza differenze e senza schieramenti. Un’idea che si è materializzata per creare un simbolo comune. Un’esperienza meravigliosa.” e Silvia Delloca che curerà la perfomance sabato pomeriggio nella prima esposizione della tessitura al Pincio: “la grande tessitura è stata cucita lasciando alcune aperture, 60 asole che permetteranno l’azione delle persone che vorranno partecipare, si tratta di una performance corale: si invita ad entrare nel tessuto per narrare insieme la nuova tessitura di pace, attraverso le 7 azioni coreografiche accompagnate da piccoli gesti e movimenti in ambienti sonori e parole dedicate. La tessitura realizzata con i 7 colori dell’arcobaleno  non  sventola in cielo come una bandiera bensì copre la terra come terreno per nutrire i nuovi semi custoditi affinché possano radicare radici di pace in terra. Quei semi sono i cuori delle mani che con cura hanno compiuto la tessitura”.

Sabato 6 settembre al Pincio di Fano dalle ore 17.00 inizieranno le procedure di stesura della Tessitura, con la sistemazione delle\i performer, l’azione performativa avrà inizio dalle 18.00 in poi, verrà condotta da Silvia Delloca e raccontata da Mirella Montalbano, a chiudere l’evento alle ore 19:00 saranno gli oltre 60 coristi provenienti da tutta Italia del 52° Incontro Internazionale Polifonico “Città di Fano”.

“Per chi vorrà aiutarci ad aprire, muovere e sistemare la tessitura sabato vi preghiamo di + e di venire con dei vestiti bianchi, sarà inoltre possibile camminare e fare le foto sopra la tessitura ma solo senza scarpe, quindi a piedi nudi o con dei calzini”.

“La lista dei ringraziamenti è lunga e la pubblicheremo a breve, intanto un grazie di cuore a tutte le persone che hanno portato e porteranno se stesse in questo progetto collettivo”.

“Vi aspettiamo per TESSERE LA PACE INSIEME”.

IMPRONTE FEMMINILI 

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