Ciclovia del Metauro, il Comitato critica la scelta del capolinea

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FANO – “Quello della cosiddetta Ciclovia turistica del Metauro poteva iniziare dalla SS16; invece, il capolinea è previsto più verso Ancona, in posizione arretrata e un po’ nascosta; il suo percorso è contorto perché non si vuole partire dal punto più logico, cioè dalla SS16 dove, di fatto, inizia l’ex ferrovia Fano Urbino. La scelta è molto criticabile, visto che sarebbe possibile passare lungo i vecchi binari; la proprietà, cioè RFI, di sicuro lo avrebbe consentito anche in questa parte iniziale del percorso perché lo ha già fatto per alcune centinaia di metri più avanti. Dopo averne ottenuta la chiusura definitiva, da anni RFI auspica che tutto il percorso fino a Urbino venga riutilizzo come pista ciclabile; quindi, il tratto iniziale nei pressi della SS16 poteva essere connesso al resto in modo semplice, lineare, meno costoso e senza fare un esproprio molto complicato, peraltro bloccato da un ricorso. 

La strana scelta del capolinea ciclabile si spiega con l’ipotetico ripristino dell’ex ferrovia; secondo alcuni, un treno proveniente dalla vicina stazione, attraversata con un grande passaggio a livello la SS16, potrebbe proseguire sfiorando tantissime abitazioni, cosa non consentita delle norme di sicurezza. Questo errore di base danneggia tutto il percorso dell’infrastruttura impropriamente definita ciclovia. Che la linea ferroviaria non possa essere ripristinata è confermato da una lunga serie di elementi; tra questi, la decisa contrarietà di RFI e non, come si racconta, della Provincia e della Regione che nel 2011 hanno dovuto fornire solo un parere che non poteva nascondere l’inefficienza della linea.  Nello stesso 2011, parlando in proposito con un assessore regionale delle Marche, i dirigenti romani di RFI  “si sono messi a ridere” e poi hanno aggiunto: “ma lei è venuto qui per parlare di cose serie o per prenderci in giro?”; e ancora: “la questione della Fano-Urbino ormai …  da decenni non esiste più nella mente di alcuno.”  

A parte poi il recente Progetto di Fattibilità Tecnica Economica; non è stato pubblicato, però i suoi risultati negativi sono stati rivelati dall’assessore regionale a Infrastrutture e Trasporti che, in un momento di distrazione, si è lasciato sfuggire che né un treno né una metropolitana possono utilizzare il vecchio tracciato ormai fatiscente; e  questo lo rende utilizzabile per una ciclovia fatta a regola d’arte dal capolinea di Fano fino a Urbino. Ma, politicamente, questo sarebbe disastroso per chi continua a fare promesse per avere il consenso di elettori che ancora aspettano un treno che non può partire.

Nelle immagini: l’incrocio dell’ex ferrovia con la SS16, il punto di partenza più logico della Ciclovia; il capolinea ciclabile previsto dal progetto della Regione; una visione d’insieme dell’area interessata”.

Comitato Ciclovia del Metauro

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