ANCONA – Turismo, cultura, sport e qualità della vita: sono questi i pilastri del programma di Matteo Ricci, europarlamentare PD e candidato alla presidenza della Regione Marche, che ha lanciato la sua visione per i prossimi cinque anni.
Una strategia per fare delle Marche una regione europea
«L’obiettivo che ci daremo in 5 anni sarà quello di far diventare le Marche una regione europea, così come Pesaro è diventata una città nazionale. Vogliamo che le Marche siano una regione conosciuta, forte e comunicata in maniera costante in tutto il mondo», ha dichiarato Ricci. Il candidato dem ha sottolineato la necessità di una strategia chiara per valorizzare le potenzialità del territorio, soprattutto sul fronte turistico: «Attendiamo i dati ufficiali ma, parlando con cittadini e operatori del settore turistico, appare evidente che questa stagione sia stata moscia a causa del potere d’acquisto minore degli italiani e per la mancanza di turismo straniero. Siamo terzultimi in Italia per presenze di turisti stranieri, nonostante le Marche abbiano potenzialità enormi».
Turismo culturale e qualità della vita
Secondo Ricci, il turismo culturale rappresenta una leva fondamentale per attrarre visitatori durante tutto l’anno e contribuire alla crescita economica regionale: «Il turismo deve rappresentare almeno il 15% del PIL marchigiano. Per farlo dobbiamo puntare sul buon vivere. Le Marche devono diventare la regione con la miglior qualità della vita d’Europa».
Grandi eventi musicali e sportivi nelle Marche
Un altro obiettivo chiave è trasformare la regione in un polo di attrazione per i grandi eventi culturali e sportivi: «Vorrei fare delle Marche una regione dei grandi eventi musicali e sportivi. Se penso al tennis, uno degli sport che cresce di più in Italia, non abbiamo ancora avuto una manifestazione di livello internazionale nelle Marche. Intendo lavorare per un accordo che porti il grande tennis qui, come hanno fatto altre regioni italiane». Non solo sport, ma anche musica e cultura: «Credo molto nelle grandi manifestazioni musicali e culturali, che potrebbero portare turisti da tutto il mondo nella nostra regione».
