Fratelli d’Italia Fano interviene sul tema della sanità. Tutti i candidati delle numerose liste di sinistra che sostengono Ricci sembrano aver dimenticato cosa è stato fatto negli anni precedenti il Governo Acquaroli. Fratelli d’Italia ricorda che il Partito Democratico, con la politica dell’ospedale unico, aveva pianificato la chiusura del Santa Croce, cancellando di fatto la storia sanitaria della città. Una scelta che la stessa Marta Ruggeri del Movimento 5 Stelle, oggi alleata del Partito Democratico, aveva duramente contestato, dichiarando che il PD aveva “desertificato la sanità pubblica con la chiusura e il depotenziamento degli ospedali del territorio” e che “la politica dell’ospedale unico si è dimostrata fallimentare”. E allora la domanda è inevitabile: i cinque stelle stanno con il PD e con l’ospedale unico, che voleva cancellare l’ospedale di Fano, oppure stanno con i cittadini fanesi e con la difesa del Santa Croce, come sostenevano fino a qualche mese fa? Gli investimenti fatti in questi anni dalla Giunta regionale nel settore sanitario sono ingenti. La salute rappresenta una priorità assoluta della coalizione di centrodestra e i dati parlano chiaro: Regione Marche nelle prime posizioni in Italia per erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), +10% di prestazioni erogate rispetto al 2019 (pre-pandemia), +500% di borse di studio per le lauree in medicina, un miliardo di euro complessivo per l’edilizia ospedaliera in cui è compreso anche il nuovo ospedale di Pesaro, pianificazione di 50 punti salute ed implementazione delle farmacie dei servizi, riorganizzazione delle AST provinciali con la redazione dei nuovi piani aziendali. Nella città di Fano è stato fatto un piano di rilancio senza precedenti: 34 milioni di euro di investimenti per l’ospedale Santa Croce per la nuova Palazzina Emergenze–Urgenze, che ospiterà Pronto Soccorso, Osservazione Breve Intensiva, Medicina d’Urgenza, Terapia Intensiva, UTIC e 4 sale operatorie, per il nuovo Hospice Pediatrico, il primo della regione, con spazi per cure palliative pediatriche, riabilitazione e camere dedicate alle famiglie e per la ristrutturazione del padiglione B dell’ospedale. Tutto ciò è stato fatto senza aumentare le tasse ai cittadini marchigiani.
Questi investimenti sono stati messi in atto in poco più di due anni, considerando che metà mandato di questo Governo regionale è stato interessato dalla Pandemia COVID. La stessa ha portato ad un aumento nella richiesta di prestazioni sanitarie in tutta Italia, gravando ovunque sulle liste di attesa nonostante gli sforzi fatti per aumentare le prestazioni e gli ingenti investimenti fatti dal Governo Meloni che ha finanziato con una cifra senza precedenti il Fondo sanitario nazionale (136.5 miliardi), abolito il tetto di spesa per le assunzioni dei medici e del personale sanitario e detassato le prestazioni aggiuntive. Rimane certamente un problema su cui si deve ancora ulteriormente lavorare, in particolare in questa regione dove il centro sinistra non aveva programmato il futuro del sistema sanitario indebolendo i territori con la chiusura di tutti gli ospedali.
Altro tema discusso è la mancanza dei medici di base e delle guardie mediche. Considerando che ci vogliono dieci anni per la formazione di questi professionisti, quando si sarebbe dovuta programmare il turn over dei pensionamenti? Nel periodo pre pandemico! In sostanza la sinistra accusa il Presidente Acquaroli di cose che hanno fatto loro. Eppure anche questo problema è stato affrontato dalla regione stanziando ogni anno 3 milioni, destinati a borse di specializzazione e medici di medicina generale per fare in modo che i giovani neo laureati rimangano nelle Marche. Chi non ha programmato e ha desertificato il territorio, prima di dare lezioni dovrebbe riflettere. Fratelli d’Italia è coerente e chiara: stiamo dalla parte dei cittadini e dell’ospedale di Fano. Altri, invece, cambiano idea a seconda della convenienza politica.
Da Davide Dini – Coordinatore Circolo Fratelli d’Italia Fano