La struttura storica di Mombaroccio – spiega la consigliera regionale Micaela Vitri – oggi è relegata a un ruolo marginale nel nuovo assetto sanitario. Nonostante infatti disponga di una capienza autorizzata di 40 posti letto, al momento ne sono attivi solo 10, e l’Atto Aziendale di Pesaro-Urbino approvato dalla giunta Acquaroli dimentica completamente la RSA “Bricciotti”. Infatti non prevede un piano concreto per il pieno utilizzo della struttura o un suo rilancio a breve termine. La Regione ha pensato di compensare dando a questo territorio un nuovo Ospedale di comunità, a costo di sprecare l’investimento di pochi anni fa sul campo da calcio, che diventa terreno della struttura da 5 milioni di euro.
Tuttavia, invece di potenziare e valorizzare la RSA esistente, si è scelto di creare una nuova struttura ex novo, con costi elevatissimi, tempi lunghi e incertezze sull’effettiva integrazione con i servizi già presenti.Non è chiaro, ad oggi, come la RSA e il futuro Ospedale di comunità interagiranno, né se esiste un piano unitario di gestione e personale. Oggi nelle Marche ci sono tra 2.500 e 3.000 anziani in attesa di un posto in una casa di riposo, le rette sono già aumentate in media di 300 euro al mese.
Intanto gli anziani aspettano e pagano, quando possono permetterselo. E’ grave infatti che dai vertici della Sanità regionale sia mancata anche la volontà politica di convenzionare i posti letto della nuova residenza Civitas a Vallefoglia, dove oggi il costo è totalmente a carico dell’ospite. E’ come se a Regione non capisse le esigenze dei cittadini: inaugura punti salute e progetta nuovi ospedali e Case di Comunità, ma continua a creare scatole vuote senza vedere le esigenze dei cittadini.
L’Atto Aziendale dell’AST di Pesaro-Urbino parla di razionalizzazione e valorizzazione del territorio, ma nella pratica ignora strutture esistenti e funzionanti come la RSA Bricciotti, la Civitas a Vallefoglia o la struttura di Galantara a Pesaro, che hanno voluto trasformare in Casa di Comunità, preferendo soluzioni nuove ma disancorate dal contesto e dai bisogni reali della popolazione.
Per questo-incalza Vitri- chiedo che l’AST e la Regione rivedano le scelte fatte su Mombaroccio mettendo in campo un piano immediato per il riavvio dei 30 posti letto inutilizzati, un progetto di integrazione funzionale con l’Ospedale di Comunità, oltre a maggiori investimenti sul personale e sulla riqualificazione dei servizi esistenti. Il futuro della sanità territoriale non può essere costruito dimenticando ciò che già funziona. La RSA Bricciotti merita rispetto, attenzione e una pianificazione adeguata, non l’oblio burocratico.