Bene Comune: “Dire no al polo logistico non è sciacallaggio, ma buon senso”

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FANO – “Ieri Marta Ruggeri ha scritto un commento di mero buon senso sull’incendio alla Carbon Line. Dopo aver espresso il proprio ringraziamento a Vigili del fuoco, Forze dell’Ordine, Protezione civile e al personale sanitario, a cui va davvero la gratitudine di tutta la città di Fano per avere contenuto quello che poteva essere un disastro di proporzioni ben più gravi, ha affermato che quanto accaduto ci ricorda l’inopportunità di insediare industrie insalubri nei pressi dei centri abitati. La Lega fanese ha replicato accusando Marta Ruggeri di sciacallaggio, dimostrando un utilizzo fantasioso della lingua italiana e una ancor più grave miopia politica. Secondo la Lega Marta avrebbe usato informazioni riservate per colpire l’avversario (questa è all’incirca la definizione di sciacallaggio). Lasciamo ai lettori provare a comprendere il nesso. Ma questo è il meno. Più preoccupante è la visione della città. L’incendio alla Carbon Line ricorda che anche per questi motivi i piani regolatori delle città, da almeno 60 anni, individuano delle zone industriali ben definite, lontane dal centro abitato. Inventare zone industriali vicino a quartieri popolati o a zone verdi è una regressione a un’età primitiva dello sviluppo urbano. Per questo abbiamo condannato senza mezzi termini la grave decisione della giunta Seri di togliere il divieto di insediamento di industrie insalubri nella zona dell’ex zuccherificio, troppo vicina al centro per diventare area di reindustrializzazione. E abbiamo condannato i permessi concessi in maniera poco chiara alla torrefazione e a un’attività di cantieristica navale in quell’area. Per questo, con identica durezza, condanniamo la volontà della giunta Serfilippi di fare di Chiaruccia una seconda area industriale, scelta che sembra gareggiare con la precedente a fare peggio. Ci piacerebbe invece che questa questione fosse affrontata con la dovuta responsabilità: perché sì gli incidenti possono succedere, ma se si fa una programmazione dei comparti accorta e non si improvvisano zone industriali come se fossero giardinetti pubblici gli effetti possono rimanere contenuti. Marta Ruggeri dimostra una visione di città responsabile, la Lega decisamente no”.

Bene Comune

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