Nel Consiglio comunale del 17 luglio il gruppo consiliare del Partito Democratico non ha votato a favore la delibera sulle controdeduzioni al parere della Provincia sul PRG 2023, contestandone il metodo, il contenuto e le evidenti forzature politiche.
Come ha sottolineato il capogruppo Cristian Fanesi nella sua dichiarazione di voto, la delibera presenta profili di irregolarità e si basa su un titolo fuorviante, che non rispecchia il contenuto dell’atto e rischia di indurre in errore il Consiglio e i cittadini, compromettendo trasparenza e legittimità per i quali valuteremo e approfondiremo gli aspetti giuridici.
Nel merito, il gruppo PD ha espresso condivisione per le controdeduzioni tecniche predisposte dagli uffici in risposta ai rilievi provinciali, che di fatto confermano le scelte della precedente amministrazione, ma ha fortemente contestato:
- l’inserimento surrettizio delle linee guida per un nuovo PUG (Piano Urbanistico Generale che sostituisce il PRG), mai discusse né con i consiglieri né con la città;
- lo stralcio della Variante Gimarra, che avrebbe completato l’interquartieri e collegato la SS16 adriatica e la SP45 verso Fenile, in coerenza con tutti i precedenti strumenti urbanistici, compresi quelli approvati in passato dallo stesso centrodestra.
“Si intende cancellare un’infrastruttura strategica, cioè l’unico progetto concreto per alleggerire la pressione viaria sulla statale, collegare meglio i quartieri e dare respiro a una zona, quella di Gimarra, che cresce urbanisticamente senza infrastrutture adeguate – ha detto Fanesi – e lo si farebbe senza uno studio alternativo, senza motivazioni chiare e senza nemmeno salvaguardare il collegamento con la SP45, necessario anche per connettere il futuro casello autostradale”.
“Chi fino a un anno fa ha usato il PRG come bersaglio di ogni polemica oggi se lo ritrova tra le mani e, senza il coraggio di bocciarlo né l’onestà di riconoscerne il valore, lo approva, infilando dentro due bandierine da sventolare alla propria parte: lo stralcio della Variante Gimarra, che di fatto è una resa agli interessi particolari mascherata da tutela del paesaggio, e poi alcuni indirizzi generici per la futura pianificazione urbanistica. Scelte non pertinenti con l’oggetto dell’atto, che rischiano di viziare la delibera sia sul piano tecnico che politico”, ha dichiarato il consigliere Dimitri Tinti.
“Di fatto l’amministrazione Serfilippi intende portare avanti il PRG del centrosinistra – ha aggiunto la consigliera Sara Cucchiarini – ma dovendo trovare il modo per farlo digerire alla propria maggioranza, ha infarcito la delibera delle controdeduzioni con questioni prettamente politiche che sono solo specchietti per le allodole, quindi totalmente inefficaci. È una delibera che cerca di mascherare una volontà precisa: non avendo una visione propria di sviluppo urbanistico, questa amministrazione sceglie di fatto la nostra che a suo tempo aveva cercato di osteggiare”.
Per il PD si tratta dell’ennesima conferma di un centrodestra senza una vera visione di città, che galleggia su decisioni ereditate e tenta di giustificare le proprie scelte più per convenienza politica che per coerenza amministrativa. “Questa non è governo della città, non è pianificazione: è solo una rappresentazione strumentale per mascherare la propria inconsistenza politica”, concludono i consiglieri PD.
Da Pd Fano