Urbino e il suo entroterra verso il futuro: infrastrutture strategiche per lo sviluppo del territorio

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“Urbino e la sua provincia rappresentano un territorio vitale, che merita infrastrutture moderne, servizi efficienti e una maggiore accessibilità”: con queste parole il Sottosegretario di Stato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Tullio Ferrante, ha aperto il suo intervento nel corso di un incontro pubblico svoltosi presso la sede del Comune di Urbino. All’iniziativa hanno partecipato il Sindaco Maurizio Gambini e l’Assessore regionale Stefano Aguzzi, in un momento di confronto sul potenziamento delle infrastrutture a servizio dell’entroterra marchigiano.

Ferrante ha sottolineato il ruolo strategico della provincia di Pesaro e Urbino nei collegamenti tra l’asse adriatico e quello tirrenico, riconoscendone la funzione chiave quale nodo del futuro collegamento trasversale tra le Marche e la Bassa Maremma. “Per questa ragione – ha dichiarato – stiamo investendo in modo significativo sulle infrastrutture, così da proiettare il territorio verso il futuro.”

Tra gli interventi principali citati dal Sottosegretario figura il potenziamento della E78 Grosseto-Fano, arteria fondamentale per connettere Urbino all’autostrada A14. Nella provincia di Pesaro e Urbino sono in corso cinque dei complessivi undici interventi previsti per l’adeguamento dell’infrastruttura, con lavori in corso per circa 150 milioni di euro, già finanziati, in particolare per la Galleria Guinza e le relative opere di raccordo. La conclusione dei lavori è prevista per l’autunno 2026.

Un impegno che si rafforza anche sul piano progettuale: nel recente decreto Infrastrutture è stato inserito l’aggiornamento del contratto di programma Mit-Anas, con 14 milioni di euro destinati alla progettazione del raddoppio della Galleria Guinza, un’opera considerata strategica per il completamento dell’asse viario.

Il Sottosegretario ha inoltre evidenziato il sostegno del Governo alla crescita del territorio attraverso 55 milioni di euro di investimenti PNRR, senza trascurare il settore della mobilità dolce e del turismo sostenibile: oltre 7,6 milioni di euro sono stati destinati dal Piano di Sviluppo e Coesione alla realizzazione e completamento di ciclovie strategiche.

Un altro punto chiave riguarda il possibile ripristino dell’Anello ferroviario delle Marche, la cui riapertura è oggetto di nuove valutazioni. Dopo uno studio preliminare da parte di RFI, il progetto sarà riesaminato con la redazione del Documento di fattibilità delle alternative progettuali (Docfap), atteso nel 2026.

“Queste iniziative raccontano di una strategia chiara – ha concluso Ferrante – che intende rafforzare il legame tra costa ed entroterra, rendere più competitivo il territorio e migliorare la qualità della vita dei cittadini e delle imprese.”

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