Tiziano Busca (PSI): “Serve un nuovo welfare di comunità per i giovani, non solo like e tavolini”

0
70
FANO – “La sicurezza non si fa sui social e l’educazione, il rispetto, il senso di appartenenza ad una comunità ed alle regole civili non crescono con i like sotto i post.
L’episodio del Lido, ma anche altri che si presentano nella Città, dovrebbero spostare le riflessioni della politica dalle polemiche a un ragionamento profondo su cosa si è sbagliato nel modello di sviluppo sociale e quali strumenti correttivi sono possibili.
È un problema complesso che ha radici lunghe nel tempo. Sono implicati aspetti educativi, culturali, urbanistici, che coinvolgono la scuola, la genitorialità, ed anche una idea di privatizzazione degli spazi pubblici e delle strutture sociali che hanno reso oneroso ogni aspetto relazionale per i nostri giovani. In un tempo non lontano le politiche verso i giovani offrivano proposte che andavano oltre l’aspetto della “movida” che sembra l’unica preoccupazione a supporto anche di una economia “turistica”, quella del bicchiere in mano, che sembra essere l’unico indice di lettura sulla bontà delle scelte amministrative. Tutto, di fronte ad una attività di bar o ristorazione, diventa “spazio privato”: piazze, piazzette, giardini, intere vie chiuse, per tutta l’estate, per tavoli all’esterno di qualche locale. Ma siamo sicuri che sia questo il modello giusto? Siamo sicuri che le risse, che nascono dai “fumi dell’alcol “abbiano una sola risposta nell’aumento della vigilanza delle forze dell’ordine? In un tempo in cui anche i “servizi pubblici” sono privati quanto costa essere giovani? E dove vanno i giovani se non nei soli luoghi pubblici accessibili senza tessera di iscrizione?
Sono diventati privati i campi di calcio, le piscine, i centri sociali per lo sport, anche le strutture per gli anziani hanno assunto forme associative di natura privatistica. Come PSI abbiamo molto apprezzato la proposta formulata dalle Acli di un progetto “rigenerativo” delle politiche sociali in cui si sostiene, tra l’altro, che, prima dei vigili urbani, nei quartieri vadano le assistenti sociali a svolgere azioni che favoriscano politiche di crescita per i giovani consegnando ad essi spazi e strutture da cui oggi sono esclusi.
Si apra una pagina nuova che coinvolga tutta la politica per “ripensare” e rimuovere ostacoli perché i giovani possano avere pari opportunità e risposte e non siano oggetti di “interesse economico” ma soggetti costruttori di un welfare di comunità e testimoni attivi del cambiamento sui fronti della sicurezza e delle relazioni solidali”.
Tiziano Busca Segretario Provinciale PSI

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here