PESARO – Si è svolta oggi, domenica 7 luglio, a Villa Caprile, una manifestazione di protesta pacifica in concomitanza con la visita del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, presente in città per l’evento Scuola Futura Campus. A scendere in piazza sono stati i Giovani Democratici di Pesaro-Urbino, promotori della mobilitazione, affiancati da esponenti del Partito Democratico, dei Giovani Democratici e di altre forze politiche e associative del territorio. I manifestanti hanno espresso il proprio dissenso nei confronti delle recenti politiche adottate dal Ministero dell’Istruzione, ritenute da molti “deleterie e pericolose” per il futuro della scuola pubblica italiana.
DICHIARAZIONI – «Oggi abbiamo deciso di indire questa manifestazione, alla quale hanno aderito numerose organizzazioni e partiti politici, perché siamo assolutamente contrari alla visione della scuola del merito promossa dal Ministro Valditara. Si parla tanto di merito, ma poi non vengono garantiti nemmeno i diritti fondamentali all’interno delle scuole. I giovani frequentano edifici scolastici pubblici spesso fatiscenti, per i quali non si fanno investimenti adeguati. Parlare di scuola del merito significa, di fatto, dire che chi ha più opportunità va avanti e viene premiato, mentre chi vive situazioni di svantaggio sociale o economico resta indietro. E questo, per noi, non è il modello di scuola pubblica accessibile, gratuita e inclusiva che un Paese come il nostro dovrebbe promuovere. Inoltre, c’è la volontà da parte del Ministro di ridurre da cinque a quattro anni la durata degli istituti tecnici e professionali, con il pretesto di inserire prima i giovani nel mondo del lavoro. Ma in questo modo li si immette nel lavoro meno pronti, meno qualificati e meno preparati, e questo non è accettabile. Noi vogliamo una scuola pubblica che formi davvero i giovani del futuro, ma anche quelli del presente, e che permetta loro di sviluppare un pensiero critico. Cosa che sembra mancare, a giudicare dalle linee guida proposte dal Ministro».
Ad intervenire anche Marta Ruggeri, Consigliera Regionale del Movimento 5 Stelle: «Oggi in Italia ci sarebbe bisogno di maggiori investimenti sia nella sanità pubblica che nell’istruzione pubblica. Sono i due grandi nodi a livello nazionale, con evidenti ricadute anche a livello regionale. Per quanto riguarda la scuola, dovremmo arrivare ad investire almeno il 5% del PIL, mentre siamo fermi al 4%. Quasi tutti i Paesi europei ci superano. Questo sottofinanziamento si traduce in problemi concreti nei territori, come quello del dimensionamento scolastico, cioè l’accorpamento degli istituti, che ha conseguenze negative soprattutto per le scuole dell’entroterra. Siamo qui per chiedere maggiore impegno per una scuola pubblica efficiente, di qualità e soprattutto laica».