La centralità del ruolo assunto dall’ex Presidente della Regione Luca Ceriscioli nella campagna elettorale di Matteo Ricci, ci autorizza a porre, pubblicamente, due domande: un PD ed una ai cinque stelle.
Al PD. È fondata o no la voce, ampiamente diffusa, secondo cui, in caso di vittoria di Ricci, Luca Ceriscioli sarebbe l’Assessore alla Sanità. E ancora. In tal caso, Ceriscioli riprenderebbe, coerentemente con le sue ben note idee, teorie, la politica dell’ospedale unico a Muraglia o rinnegherebbe se stesso portando avanti la politica di Acquaroli? Una terza via non ci sarebbe. Hai cinque stelle. Da quel poco che finora si è potuto apprendere da qualche sparuta dichiarazione, i cinque stelle non hanno problemi né di schieramento né di programmi. L’unica cosa che per loro conta è stare con chi potrebbe vincere ed avere una discreta fetta di potere. Insomma, con Francia o Spagna purché se Magna. È così? Andrebbe bene anche un ennesimo ribaltone in sanità ed il ritorno all’ospedale unico di Ceriscioli? E i cittadini?
PD e cinque stelle, se vogliono sapere – ma lo sanno – qual è la posizione di Base Popolare sulla sanità, eccola: modifica dell’attuale ruolo della Agenzia Sanitaria Regionale ripristinando la funzione iniziale di studio e ricerca (non più burocratico gestionale); revisione dei criteri del ruolo degli Enti locali (attualmente solo nella carta) per i quali la L/R 19/2022 prevedono solo un ruolo consultivo ma anche propositivo e di controllo. Per il resto, avanti con la politica di recupero di quel territorio che Ceriscioli aveva abbandonato.
Da Emanuele Petrucci, Base Popolare Marche
