Vitri: «Acquaroli faccia valere la sua filiera e ripristini subito il Frecciargento»

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«Perdiamo il principale mezzo di trasporto diretto verso la Capitale e il nostro Presidente di Regione Francesco Acquaroli nonché Assessore al Turismo rimane in silenzio, ma dove è la famosa filiera? Perché il Presidente non va a sbattere i pugni sul tavolo a Roma e non bussa alla porta di Trenitalia per fare in modo che il Frecciargento non venga assolutamente annullato il mese di agosto e venga scongiurata anche l’ipotesi di sospensione e annullamento in futuro?»

Così la consigliera regionale Micaela Vitri interviene sulla notizia della soppressione del Frecciargento per Roma. La tratta  è stata infatti soppressa per tutto il mese di agosto e a rischio è anche il mese di settembre  ed è incerto anche il suo futuro. Appena due giorni fa il Presidente della Regione Marche Acquaroli ha annunciato che era stato firmato il decreto di nomina del Commissario Straordinario per la velocizzazione e il potenziamento della linea ferroviaria adriatica in quanto considerata dal Governo una infrastruttura di rilevanza strategica. Una dimostrazione, secondo il Presidente della Regione, della centralità e del rilievo che questo intervento riveste per il Governo tutto che avrebbe permesso l’abbattimento dei tempi, delle procedure, delle burocrazie autorizzative e imprimendo una velocizzazione fondamentale per dotare anche le Marche dell’Alta Velocità. Dopo due giorni dall’annuncio il Governo ha cancellato uno dei treni più importanti che collegano la costa Adriatica con quella Tirrenica.

Per tutto il mese di agosto il treno Frecciargento, con tratta diretta da Ravenna a Roma Termini (andata e ritorno) che fa tappa anche a Pesaro, Falconara Marittima, Jesi e Fabriano, è stato soppresso e il suo futuro per settembre è ancora incerto. Nello specifico, il treno in riferimento (8851) parte alle 7.14 da Pesaro con arrivo a Roma Termini alle 11. Il ritorno (8852) è, invece, previsto per le 17.25 da Roma Termini con arrivo a Pesaro alle 21.03. ll Frecciargento, infatti, è un collegamento diretto con la Capitale, fondamentale per turisti e pendolari che, in alternativa avrebbero a disposizione solamente treni regionali, oppure il Frecciarossa verso Bologna che costa notevolmente di più. È una linea – quella dell’8851-8852 – utilizzata da imprenditori, liberi professionisti, amministratori, funzionari pubblici e anche da chi deve prendere l’aereo per alcuni paesi esteri. Insomma la soppressione del Frecciargento è molto grave. E per assurdo questa soppressione arriva a due giorni dal proclama della Giunta Acquaroli che invece aveva promesso ben altro.

Da Micaela Vitri, Consigliera Regionale PD

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