Addio ad Arnaldo Pomodoro, autore della ‘Sfera’ simbolo di Pesaro

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«Con la scomparsa di Arnaldo Pomodoro il mondo dell’arte perde uno tra gli scultori italiani più influenti del Novecento che lascia un’eredità immensa riconosciuta in tutto il mondo. Un artista conosciuto a livello internazionale per le sue imponenti sfere bronzee, di cui ricordiamo con emozione quella di Pesaro in piazzale della Libertà – simbolo assoluto della città – e legato a Pesaro da un rapporto speciale», così il sindaco Andrea Biancani e l’assessore alla Cultura Daniele Vimini.
A segnare la storia artistica di Pesaro, l’esposizione del 1971 ‘Arnaldo Pomodoro: Sculture nella città’ occasione in cui la versione in fiberglass della Sfera grande entrò a far parte del patrimonio pesarese e la città accolse le sculture di Pomodoro per la prima volta esposte tra le vie del centro storico. Un evento straordinario – possibile grazie al lavoro di coordinamento tra la Galleria Segnapassi di Pesaro fondata da Renato Cocchi, Franca Mancini e Milena Ugolini e la Galleria Marlborough di Roma – diretta da Carla Panicali -, in collaborazione con Comune, Provincia e Azienda Autonoma di Soggiorno, che rappresentò una tappa fondamentale per la costruzione dell’identità contemporanea di Pesaro.
Proprio a questa mostra era dedicato e ispirato uno degli eventi più significativi di Pesaro Capitale italiana della cultura 2024: “ ̀ /. ’ ” allestito al Centro Arti Visive Pescheria da febbraio a maggio 2024 dove il pubblico ha potuto ammirare una selezione di materiali d’archivio e le sculture di Arnaldo Pomodoro “Colonna intera recisa” e “Rotante massimo, IV”, in prestito dalla Collezione della Fondazione Arnaldo Pomodoro. Si trattava non a caso del primo capitolo del progetto di Pesaro 2024, “Dalle sculture nella città all’arte delle comunità”, pensato per avviare una riflessione sul rapporto tra arte e spazi pubblici.
Ma il suo segno importante sul territorio è legato anche al Centro TAM di Pietrarubbia, dedicato alla sperimentazione dei metalli, fondato da Pomodoro perché, accanto all’attività artistica, ha sempre ricoperto ruoli importanti nella formazione di giovani artisti in cui credeva molto: concludono sindaco e assessore.

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