CAGLI – Spopolamento, chiusura di servizi essenziali, isolamento viario e telematico: vivere nell’entroterra sta diventando sempre più difficile. I dati elaborati dal Centro studi della CNA parlano chiaro con un progressivo abbandono delle aree interne, lo smantellamento di presìdi importanti (sociali, sanitari, scolastici ed anche creditizi). Fare impresa in queste zone sta diventando un vero e proprio atto eroico. Se ne è parlato a Cagli nel corso dell’assemblea congressuale dell’area territoriale. Un incontro che la CNA ha voluto svolgere nella sede dell’Unione Montana del Catria e Nerone come capofila della strategia delle Aree interne (SNAI) presentando uno studio con dati e proposte.
Una scelta simbolica ed un segnale forte di attenzione alla tematica delle aree interne ed in particolare nei comuni presi in considerazione: Acqualagna, Apecchio, Cagli, Cantiano, Frontone, Pergola, Piobbico, Sassoferrato e Serra Sant’Abbondio. Dieci comuni che vivono più o meno gli stessi problemi e che hanno visto negli anni un progressivo abbandono del territorio. Ed è proprio per contrastare questo trend che sembra inarrestabile che la CNA ha voluto analizzare criticità ma anche potenzialità di queste zone che invece possono trasformarsi in una risorsa. Le bellezze del territorio, la qualità della vita, la ricchezza di tradizioni, saperi e sapori possono rappresentare un volano straordinario per l’economia del territorio. Quella della CNA, come ha avuto modo di riconoscere il sindaco di Cantiano Alessandro Piccini “è una vicinanza che non è solo uno slogan ma si è dimostrata concreta rispetto ad alcune criticità di questo territorio: dalla viabilità con il tema del potenziamento della SS3 Flaminia e della Contessa, passando per il sostegno alle proprie attività durante la difficile fase alluvione fino alla condivisione della necessità di un’azione politica più attenta e lungimirante ai territori delle aree interne”. Positivo anche il contributo del sindaco di Cagli, Alberto Alessandri che ha parlato della creazione di servizi che debbono essere adeguati per ogni territorio con progetti appropriati e calati sulle specificità dei comuni. Viabilità, sanità (garantire i servizi minimi di assistenza), trasporti e scuola “vogliamo pari dignità” hanno ribadito i due sindaci accogliendo l’invito della CNA.
“Ringraziamo la CNA per aver scelto questa sede riconoscendo il valore e il potenziale delle Aree interne – hanno detto – c’è necessità di un’inversione di strategia nelle politiche delle aree interne, una visione coraggiosa e di lungo periodo che tuteli queste zone introducendo deroghe, meccanismi di defiscalizzazione e il mantenimento dei servizi minimi alla residenzialità”.
Al termine dell’assemblea, coordinata da Fausto Baldarelli e Federica Romiti alla quale hanno partecipato il presidente provinciale, Michele Matteucci (che ha chiuso i lavori), il responsabile dell’area Massimo Vitali ed il responsabile provinciale dell’Area sindacale, Antonio Bianchini, è stato riconfermato presidente territoriale della CNA, Lino Conti.