Terme di Carignano, Serfilippi: “In attesa di una proposta con un piano protocollato”

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FANO – “Siamo in attesa di una proposta con un piano protocollato da parte della proprietà, perché fino ad oggi abbiamo sentito solamente tante chiacchiere e pochissimi fatti”. Così il sindaco di Fano, Luca Serfilippi, interviene sul tema della riqualificazione delle Terme di Carignano, un’area che l’Amministrazione considera strategica per lo sviluppo del turismo e la valorizzazione del territorio.
“Ci tengo a ringraziare il Comitato e, in particolare, Beatrice Morbidoni per l’impegno che ha sempre dimostrato nel riportare l’attenzione sulla valorizzazione dell’area termale – ha dichiarato Serfilippi –. Le terme, come è noto, sono un’area privata: in diverse occasioni, anche insieme alla stessa Morbidoni, abbiamo incontrato il dottor Maurizio Natali, al quale va riconosciuta, la volontà espressa di riqualificare il complesso”.
L’Amministrazione ribadisce la piena disponibilità al confronto con la proprietà, anche nel contesto delle modifiche e degli aggiornamenti al Piano Regolatore Generale.
“Noi siamo pronti a discutere e a sostenere ogni proposta concreta, anche nelle more del nuovo PRG, se ci sono aspetti da perfezionare o migliorare. Tuttavia – sottolinea il sindaco – sono passati due anni e mezzo da quando venne presentata pubblicamente l’idea progettuale, e ad oggi non abbiamo ancora ricevuto alcuna bozza ufficiale di progetto preliminare”.
Nel piano delle strategie urbanistiche e turistiche dell’Amministrazione, le Terme di Carignano rappresentano un asse di sviluppo prioritario: “Abbiamo inserito l’area termale nel Piano delle strutture ricettive – spiega Serfilippi – perché riteniamo possa rappresentare un punto di rilancio per il turismo della città e dell’entroterra. Siamo pronti a collaborare con l’attuale proprietà per costruire insieme un percorso di riqualificazione, ma serve un progetto concreto, realistico e formalizzato”.
Infine, Serfilippi torna anche sul tema della clinica privata legata al progetto di rilancio: “La proprietà ha più volte affermato che il progetto potrebbe partire anche senza la famosa clinica. Ebbene, al momento quella struttura sanitaria non può esserci, perché non esiste alcuna richiesta nei piani di fabbisogno regionali. Se si volesse proporre un trasferimento dei posti letto dalla Chiaruccia a Carignano, per noi non ci sarebbero ostacoli, ma tutto deve passare per un iter chiaro e trasparente, attraverso atti ufficiali”.

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