PESARO, 25 NOV – «In ospedale è ricominciata la mia vita. Ho imparato a rimettermi al centro e a prendermi cura di me stessa». Lo ha detto l’avvocata Lucia Annibali, intervenendo oggi in Prefettura a Pesaro in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Annibali – il cui volto fu sfregiato con l’acido nel 2013 da due uomini su mandato dell’ex compagno Luca Varani, poi condannato in via definitiva a 20 anni – ha ricordato come «di fronte a una violenza, è fondamentale capire che non è mai colpa della donna. La responsabilità è solo di chi sceglie di agire in modo violento, senza rispetto né empatia». Secondo l’avvocata, accanto ai progressi normativi «manca ancora un vero cambiamento culturale, che sappia ribaltare il racconto e superare l’idea che la donna avrebbe dovuto fare di più o andarsene al primo schiaffo». Annibali ha poi richiamato l’importanza dell’ascolto dei più giovani: «Nelle scuole incontro ragazzi che hanno già vissuto esperienze dolorose o relazioni segnate dal possesso. È fondamentale aiutarli a dare un nome a ciò che vivono, a non confondere il controllo con l’amore, a sapersi raccontare e chiedere aiuto».
