Violenta la ex e scappa in Australia, arrestato un uomo latitante da 7 anni

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MONDOLFO – Era una sera dell’ottobre del 2009 quando una giovane donna si presentò alla Stazione Carabinieri di Mondolfo. Da più di una settimana stava riflettendo su quanto accaduto ma alla fine si era decisa a denunciare quello che le era successo.

Il suo ex fidanzato l’aveva incrociata per strada. La storia era finita, male per giunta ma accettò comunque un passaggio in macchina. Lui insisteva per un ultimo saluto prima di partire per l’Australia. Lei accettò di salire per percorrere insieme il breve tratto per andare al lavoro.

Dopo pochi chilometri l’uomo deviò dal percorso per infilarsi in una strada appartata. Immobilizzò la donna e la violentò ripetutamente. Terminata la violenza l’uomo accompagnò la donna al bar dove lavorava trattenendosi per alcune ore per verificarne la reazione. Nel pomeriggio l’uomo partì per l’Australia.

Terminato il racconto il comandante della stazione non poté che svolgere una rapida indagine riscontrando puntualmente quanto denunciato dalla donna. Purtroppo dell’uomo nessuna traccia in quanto era effettivamente fuggito in Australia.

La giustizia nel frattempo ha fatto il suo corso. Il GIP di Pesaro ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare. Il Giudice in primo grado ha inflitto all’uomo una condanna a 5 anni e tre mesi di carcere confermata dal Giudice in appello. Ad oggi pende un ricorso in cassazione.

Mentre nei tribunali trovava conferma l’impianto accusatorio nei vari gradi di giudizio, i carabinieri continuavano la ricerca dell’uomo.
Nell’agosto 2011 muore l’anziano padre del latitante. I militari predispongono un nutrito servizio confidando in un ritorno del figlio per un estremo saluto. Prevarrà la paura del carcere e dell’uomo nessuna traccia.

Passano gli anni ma non si interrompe la ricerca. Finalmente i militari raccolgono una prima informazione. Il latitante potrebbe essere rientrato in patria. Subito i carabinieri di Mondolfo attivano le ricerche. Effettuano prolungati servizi di osservazione sulla casa paterna dove vive la mamma ed il fratello. Ad un certo punto vedono un uomo: è il latitante. Chiedono il supporto delle stazioni limitrofe. Dopo poco giungono uomini dalla stazione di Marotta, di San Costanzo e di Mondavio. Cinturano l’abitazione ed effettuano l’irruzione. La mamma scorge i militari. Nemmeno il tempo di avvisare il figlio che i carabinieri erano già dentro casa ed il latitante con le manette ai polsi.

Dopo 7 anni di latitanza l’uomo è stato assicurato alla giustizia. A.B. 31enne del posto è stato tratto in arresto in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere per violenza sessuale e sequestro di persona e condotto in carcere. I carabinieri hanno informato la vittima che, particolarmente turbata, ha accolto la notizia con soddisfazione anche se, probabilmente, avrebbe volentieri cancellato definitivamente una pagina così dolorosa della sua vita.

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