Tassa di bonifica, Rossi (FAP): “Una gabella assurda, non paghiamola”

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MARCHE – Il movimento civico “Fronte di Azione Popolare PU”, per via del suo presidente Giacomo Rossi, contesta duramente la recente emissione della tassa di bonifica da parte del “Consorzio di bonifica delle Marche”. Dice Rossi; “Aver ripristinato dopo tanti anni un carrozzone come il Consorzio di Bonifica è già di per se un’assurdità. Se pensiamo poi alla folle gabella richiesta giorni fa dallo stesso ente non possiamo che indignarci e reagire duramente. Infatti ben 137.000 proprietari di aree agricole, 40 gestori del servizio idropotabile e a circa 10.500 proprietari di immobili industriali, commerciali ed artigianali situati all’esterno dei centri abitati, saranno costretti a pagare un’assurda tassa per la manutenzione del reticolo idraulico regionale. Già la costituzione e i meccanismi di comando di questo Consorzio hanno poca logica e mancano di una reale partecipazione e democraticità. Non capiamo poi perchè solo certe categorie (tra cui predominante quella agricola) dovrebbe accollarsi la manutenzione delle vie fluviali. I sindaci ed i sindacati di categoria dovrebbero ribellarsi a questa ingiustizia, invece di sedere al tavolo degli esattori!” Continua Rossi; “Paradossalmente ci sono agricoltori e proprietari terrieri che vivono in zone dove non esiste nemmeno un fiume, magari in zone dove l’acqua è per giunta captata e portata via. Gli stessi, sono costretti a finanziare la bonifica di bacini idrici molestati dall’incuria di altri o dal menefreghismo delle istituzioni. Tutto ciò è assurdo e per questo, invitiamo a non pagare questa ingiusta gabella, sperando che venga tolta così come il Consorzio di bonifica. I cittadini di tasse e di baracconi ne pagano già abbastanza!”

2 COMMENTS

  1. Come al solito ci si ritrova a pagare una tassa che promette di servire , a coprire e colmare le lacune e le responsabilita’ di amministrazioni locali che non controllano la manutenzione del proprio territorio. La cattiva gestione di queste , con la concessione di permessi ad una cementificazione indiscriminata, le inappropriate deviazioni di corsi d’acqua e l’assoluto disprezzo di alcuni proprietari di terre che per una coltivazione intensiva, omettono di tracciare canali di scolo, creano nell’insieme il problema del dissesto del territorio. Per migliorare pero’ , non occorrono carrozoni che raccolgono tasse , queste serviranno solo ad alimentare enti inutili. Serve COSCIENZA AMMINISTRATIVA ,ma cio e’ stato tante volte gia’ detto. E ‘ giunta l’ora di non astenersi dal voto, ma patecipare, costruire canali di scolo che portino via gli enti inutili ed altro. Saluti.

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