Studentessa colpita alla testa da una plafoniera. Qui nessuno fa niente

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Cara redazione di Fano Tv,
Sono una studentessa del Liceo Classico di Fano e sono fastidiosamente irritata per le pessime condizioni in cui versa l’Istituto Nolfi.  Muri scrostati, porte e finestre rotte, termosifoni che funzionano a singhiozzo sono realtà con cui gli studenti sono costretti a fare i conti ogni giorno. Nessuno si lamenta perché tutto ciò viene considerato normale. Persino quando Sabato 25 Gennaio è caduta una plafoniera in testa ad una studentessa del Linguistico, nessuno ha pensato anche solo per un momento di ribellarsi ad un sistema che non si cura affatto di noi, del futuro. E’ passato tutto inosservato. Come se non fosse successo nulla. Rimango allibita come un evento così grave non porti neanche ad una riflessione.  Sono anni che pieghiamo la testa, accettando le nuove sorprese che di anno in anno ci si presentano. La porta dello spogliatoio femminile in palestra che non si chiude.  Bagni che non si chiudono.  Finestre che si rompono a fine Gennaio.  Termosifoni che si spengono a mezzogiorno quando l’orario scolastico termina all’1:45.  Abbiamo sempre accettato, rassegnati, il nostro destino.  «La scuola non può fare nulla» vanno ripetendo, «è la provincia che ha i soldi.» Allora mi chiedo, la provincia aspetta che una plafoniera provochi una commozione cerebrale a qualche alunno prima di muovere un dito? (Lettera Firmata).

Questa mattina siamo andati a verificare la notizia. Abbiamo parlato con il Dirigente scolastico, il professor  Flavio Grilli  il quale ci ha confermato l’episodio della plafoniera. La ragazza è stata colpita alla testa da un pezzo in plastica che si è staccato dal soffitto, ma non ha riportato ferite anche se per precauzione è stata visitata dai medici al pronto soccorso di Fano per precauzione. Poi molto gentilmente il preside ci ha mostrato alcune aule e fatto fare un breve tour degli ambienti. Ovviamente non è stato possibile vederli tutti pertanto è difficile fare un riscontro oggettivo di quanto descritto nella lettera-denuncia dalla nostra lettrice. Una studentessa che ogni giorno e per molte ore vive nella scuola che frequenta  è di per se una fonte più che attendibile.  Così come lo è la persona che di quella struttura ne è responsabile. Stasera nel telegiornale delle 20.30 (on demand anche su questo sito), vi mostreremo il filmato, così sarete voi a giudicare.

NELLA FOTO: L’interno della scuola (dal sito dell’Istituto scolastico)

SOTTO:  il punto in cui era fissata la plafoniera che si è staccata dal soffitto (solo la parte in plastica).

PLAFONIERA_STACCATA_AL_LICEO

12 COMMENTS

  1. Ciao, anche io sono una studentessa del Liceo Nolfi, indirizzo Linguistico. Frequento il primo anno e nonostante la mia breve permanenza in questa scuola sono molto delusa dalle condizioni -soprattutto del plesso Carducci- di muri, porte, aule multimediali (nell’aula per gli ascolti al primo piano diverse cuffie sono mal funzionanti o rotte e gli studenti riescono difficilmente ad ascoltare o gli audio proposti), i bagni (senza chiusura), i termosifoni di alcune classi rotti oppure non funzionanti, le tende sporche (cosa abbastanza brutta soprattutto da vedere), ma anche le porte degli spogliatoi delle palestre (delle ragazze, nel Nolfi) senza chiusura e quindi abbastanza imbarazzanti.
    Io, essendo del 1^ anno, non ho molta ‘visibilità’ e attenzione da parte dei livelli più alti dell’amministrazione della scuola quindi mi affido ai rappresentanti di classe e d’istituto affinché possano attivare il preside sig. Grilli per rimediare ai danni della sua (ma soprattutto nostra, come studenti) scuola!
    Tante grazie e saluti 😉

  2. In occasione di un open day ho visitato recentemente la scuola, scelta da mia figlia in uscita dalle secondarie di primo grado. Sono rimasta perplessa nell’osservare lo stato della struttura che anche ad un occhio non esperto appare totalmente inadeguato ad una scuola del 2000. Siamo una società arenata nelle varie normative che poi non garantiscono effettiva sicurezza a nessuno se non denaro a chi ruota intorno a falsa formazione e falsi corsi. Sarebbe forse il caso di iniziare ad intercettare fondi, anche europei, per intervenire dove vi é reale necessità e non finalizzati a sfornare pseudo-figure a nulla necessarie

  3. La vergogna vera e propria è che per iscriversi all’anno successivo come prima cosa esigono il bollettino del contributo volontario pagato – perchè le famiglie devono contribuire, i fondi statali non ci sono.
    Allora io mi chiedo, con 60 euro a alunno si raccolgono oltre 50,000 euro: possibile che con questi soldi non riescono neanche a comprare la carta igienica e il sapone??!
    Possibile che devo usare i fazzoletti e portare l’amuchina perchè in bagno non posso lavarmi le mani?! Le pagelle le stampiamo NOI, le fotocopie le paghiamo NOI e le comunicazioni così come i fogli relativi agli orari di ricevimento ce li dobbiamo copiare a mano NOI….ALLORA dove finiscono questi soldi???!!!!!

    • Ilaria sono stato rappresentante d’Istituto due anni fa. Sul discorso del contributo volontario ti assicuro che quei soldi vanno in pratica a pagare i costi complessivi, quindi si potrebbe dire che la scuola li spende anche per stipendi, fondi gite, ecc. I soldi sono pochi, le altre scuole chiedono un contributo anche più alto.
      Con altri rappresentanti d’istituto e rappresentanti dei sindacati studenteschi, avevo proposto un boicottaggio di questi contributi per avere visibilità e sollecitare gli organi competenti e responsabili di questa situazione, ma mi era stato detto che sarebbe stato come darsi la zappa sui piedi e non s’è fatto nulla.
      Sollecitare la provincia, come Giovani Democratici di Fano cercheremo di intervenire e fare la nostra parte!

      • Ho fatto un calcolo approssimativo ma se invece di stampare foglietti per i ritardi e di bloccare gli studenti che per un motivo o per un altro entrano pochi minuti o a volte secondi dopo che suona la campanella probabilmente potremmo asciugarci e lavarci le mani un mese in più.

  4. La scuola cade a pezzi ed è almeno due anni che noi studenti del Nolfi cerchiamo di farlo notare a chi di dovere. Io son in quinta ed è due anni che non pago il contributo volontario, perché come già detto prima da altri utenti, quei soldi non si sa dove vanno a finire. L’anno scorso nel bagno dei maschi al posto della solita carta c’è stata un asciugamano da Dicembre a fine Gennaio e ci hanno detto “Non abbiamo più carta, dobbiamo arrangiarci così”. E’ proprio questo che abbiamo imparato noi studenti del Nolfi, ad arrangiarci. Ad arrangiarci quando nei laboratori di lingua dobbiamo fare le comprensioni orali a gruppi perché gli studenti son sempre di più e le cuffie funzionanti sempre di meno, ad arrangiarci portando la carta igienica da casa o quando non possiamo lavarci le mani, ad arrangiarci quando i termosifoni non funzionano, ad arrangiarci quando il bagno non può essere utilizzato da chi esce alle 13.45 perché è stato “pulito”, ad arrangiarci quando le porte non si chiudono o quando cadono le plafoniere. Senza dimenticare le finestre rotte o le tende sporche delle classi o quelle mal ridotte nelle aule adibite alla proiezione o l’inadeguatezza del materiale nei laboratori di scienze ecc.. . Non mi sorprende il fatto che sia caduta una plafoniera in testa a una ragazza, come non mi sorprenderebbe vedere uno studente che s’asciuga le mani col tablet.. Dopotutto c’hanno detto di arrangiarci.

  5. Intervengo anch’io nel dibattito, sono Omiccioli, chi è dentro il nostro Liceo purtroppo o per fortuna mi conosce,sono Rappresentante Nolfi/Carducci da due anni e ultimamente ho contribuito a fondare a Fano e provincia la Giovane Italia, che è un’organizzazione di giovani per confrontarsi su idee e sopratutto proporre punti da attuare.
    In questo incrocio delle due esperienze, ho avuto modo di parlare con davvero tanti ragazzi, molto studenti del liceo e non, e tutti mi hanno fatto presente le condizioni della propria scuola, con un’edilizia che è il più delle volte scadente. E’ un nostro dovere cercare di parlare con la Provincia, ne riconosco i limiti e le difficoltà finanziare e non a caso non verranno rinnovate a Maggio in vista delle Elezioni, tuttavia devo anche dire che la gestione di sinistra di tutti questi anni ha lasciato ben a desiderare, parlo a livello scolastico. Faremo il possibile per cercare di trovare una soluzione, pur riconoscendo la semi sordità che fino a oggi c’è stata.
    L’altro punto, il contributo volontario: l’anno scorso è stata lanciata da varie associazioni studentesche di sinistra una campagna di sensibilizzazione al contributo volontario che è degenerata in una protesta riguardo a come viene lo stesso utilizzato, dove molti in un primo momento lo ritenevano inutile e non volevano più pagarlo. Ne abbiamo parlato in Consiglio d’Istituto a più sedute e anche con il Preside privatamente, intanto parto con la premessa che non pagare fa male a noi (altre scuole l’hanno mooolto più alto), ma che d’altro canto sapere che buona parte di quei soldi 2013 sono stati spesi per i tablet dei prof si, fa girare il cazzo anche a me e penso ognuno di voi.
    Ma, per esempio, se due anni fa non l’avessimo pagato, il Carducci non avrebbe l’aula di lingue che è attualmente al primo o secondo piano, ampliata e resa tale grazie al nostro contributo volontario.
    Quello dei tablet rientra in un progetto ad ampio raggio che non vi spiego (magari di persona si, tanto sapete dove trovarmi) che è lunghetto da scrivere ma ad ogni modo sarebbe stato obbligatorio a breve, quello del laboratorio è tutto a vantaggio nostro, da quest’anno finalmente con il contributo volontario vi verrà anche dato un foglio che vi spiegherà per cosa quei soldi verranno utilizzati. Speriamo bene ragazzi!!
    Concludo dicendo che la scuola potrebbe pure fare a meno del contributo se lo stato darebbe quanto gli spetta, non sto a scrivervi le cifre ma la nostra scuola ha un credito verso lo stato centrale di decine di migliaia di euro, che chissà quando arriveranno (non voglio scrivere mai, ci spero ancora). Anche per questo se iniziamo a fare demagogia sul contributo volontario cadremo seriamente a pezzi, un conto è chi non può pagarlo per problematiche proprie e che merita di vivere comunque in una scuola decente, un altro è chi 60 euro all’anno non fanno una mazza e non vuole pagarlo per fare l’alternativo. Serve sicuramente più informazione Preside/studenti ed è per questo che gli abbiamo proposto del foglio sull’utilizzo del contributo, almeno a tutti noi sarà più chiaro e potremo decidere per libera scelta, non perchè quello dice di pagarlo e quell’altro di boicottarlo.
    Se volete chiarimenti rimango a vostra disposizione! 🙂

  6. Consiglio al Preside di preoccuparsi della sicurezza dei nostri ragazzi piuttosto che fargli saltare un’ora di lezione per uno dico un minuto di ritardo…perchè è questo che fa il “caro”Grilli….dovrebbe lasciare l’incarico …non è per lui….

  7. Poi mi vanno a fare gli open day con ste strutture che fanno schifo specialmente per le medie vedi padalino, e gandiglio.

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