Strada delle Barche, Aguzzi: la Caporetto dell’amministrazione

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FANO – Continua la Caporetto della attuale amministrazione comunale di Fano. Dopo la perdita della frazione di Marotta, dopo la perdita del casello autostradale di Fenile, dopo la perdita dell’istituto Cecchi al Codma, arriva il de profundis sulla strada delle barche. Nell’anno 2012, ho incontrato il Presidente della regione Marche Giammario Spacca, insieme abbiamo concordato sull’urgenza di realizzare un tratto di strada che dal cavalcaferrovia di via Pisacane si collegasse attraverso la pista dei go kart, a viale Ruggeri, per far si che le grosse imbarcazioni realizzate in particolare nei territori di Fano e Mondolfo, potessero raggiungere agevolmente il porto della nostra città. Ottenemmo a tal proposito un finanziamento dalla regione Marche di 900.000 euro.
Realizzammo il progetto anche grazie alla collaborazione tra i nostri uffici ed uno stimato professionista esterno alla amministrazione. Incontrammo il responsabile della sovrintendenza ed insieme compimmo un sopralluogo alla ex pista go kart, la sovrintendenza ci riferì di alcune perplessità sulle opere da realizzare ma nello stesso tempo ci suggerì soluzioni che rendessero compatibili le opere ed il vincolo paesaggistico monumentale che insiste in quel l’area… Bene, oggi, la sovrintendenza boccia senza se è senza ma il progetto portato dalla nuova amministrazione comunale. Questo denota la scarsa consistenza contrattuale della giunta fanese nei confronti degli altri partner istituzionali. l’isolamento politico economico della terza città delle Marche divenuta ormai succube della vicina Pesaro. La debolezza ed inadeguatezza della amministrazione Seri nel dare le risposte necessarie alla città ed ai cittadini.

Stefano Aguzzi consigliere comunale Tua Fano.

3 COMMENTS

  1. Ma quale strada delle barche? Ma quali barche!
    A Bellocchi la maggior parte dei cantieri hanno chiuso o stanno licenziando i pochi dipendenti rimasti.
    Poi, per quanto riguarda il biennio dell’agrario: la riforma Gelmini ha parificato tutti i bienni. A Fano abbiamo già almeno 4 istituti tecnici (Battisti, Archimede, Seneca, e mi sembra anche al Don Orione), che senso ha aprirne un’altro?

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