Storie diverse un’ unica passione

0
557

FANO – L’idea è nata da tre donne, età diverse interessi diversi ma con un’unica grande passione : il
benessere dei bambini e dei loro genitori nei primi anni di vita. Ed è così che Francesca 40
anni psicologa dell’età evolutiva madre di tre bambini, Rosaria 50 anni educatrice laureata
in scienze della formazione madre di famiglia con tanta esperienza nel mondo dei bambini
ed Eleonora 20 anni laureata in scienze della formazione piena di idee innovative e tanta
voglia di fare, hanno unito la loro passione per realizzare un nuovo centro per l’infanzia.
La denuncia: L’idea nasce principalmente da una esigenza reale del nostro territorio. Stando ad alcune
stime degli ultimi 2 anni, una donna su quattro abbandona il lavoro per motivi familiari. La
fatica di una gravidanza, il peso fisico ed emotivo di un parto, l’impegno dei primi mesi,
avere un figlio non è sempre così semplice, e la famiglia dovrebbe essere circondata da una
rete di sostegno familiare e sociale forte e saldache aiuti nei momenti più difficili, quando
lo scoraggiamento, la paura, l’angoscia di non farcela subentrano, com’è assolutamente
normale che sia.
Invece, purtroppo le donnesono sempre più sole. E allora non è strano che i dati
dell’Ispettorato nazionale del lavoro, secondo cui le dimissioni volontarie delle donne dopo
aver avuto un figlio, siano in crescita:29.879 madri hanno lasciato il lavoro l’anno scorso,
ma solo5.261 lo hanno fatto per passaggio ad altra azienda, mentre24.618 per la difficoltà
di conciliare la cura del bambino e il lavoro stesso.
Purtroppo questo dato è ancora più allarmante in quanto lasciare il lavoro ha delle
implicazioni fortissime, oltre alla perdita di reddito, queste mamme si troveranno a dover
rientrare sul mercato del lavoro e scopriranno che è difficile se non impossibile dopo un
periodo di inattività.
Poi ci sono anche loro, tutte quelle donne che non rientrano nei dati ufficiali, le lavoratrici
precarie, quelle con lavoro ad intermittenza, cheneanche possono licenziarsi perché
magari hanno un lavoro ma non hanno neanche un contratto. Per loro l’occupazione dopo
una gravidanza non ha certezze, non ha tutele, difficile per queste mamme prendere
impegni economici inserendo i propri figli al nido con orari e costi fissi altissimi.
La proposta:
DIRE FARE GIOCARE , la parola d’ordine è il benessere della famiglia a partire dal benessere
del bambino, senza però dimenticare le esigenze dei genitori che possono entrambi
vantare un impegno lavorativo. Proprio questo è il punto di innovazione: la flessibilità,
un ambiente raccolto, armonioso, stimolante e che va incontro alle esigenze della famiglia
che possono cambiare rapidamente.
Prima ancora di gestire l’inserimento dei bambini l’interesse è soddisfare le esigenze di
inserimento dei genitori, creando un patto educativo con la famiglia in grado di genitori nel
difficile compito di conciliare la ripresa dell’attività lavorativa e la gestione del bambino.
Da qui l’esigenza di creare una struttura che sappia “ascoltare” , “accogliere”, “tutelare” ,
grazie alla presenza di educatrici preparate e di una coordinatrice esperta in dinamiche
educative. Tutto ciò permetterà ai genitori in particolare alle mamme di avere un punto di
riferimento per gestire i primi anni di vita del bambino facendo affidamento su un
supporto costante alla genitorialità.
Innovazione anche dal punto di vista del progetto educativo: english school, progetto orto,
conosco e riconosco le mie emozioni…e tanto altro assicurano ai bambini stimoli adeguati
per la crescita e lo sviluppo emotivo, relazionale, sociale….
Quindi care mamme se non sapete come conciliare famiglia lavoro e mantenere un
equilibrio che vi dia maggior serenità…. Non mollate!!!
Il centro per l’infanzia Dire Fare Giocare è aperto tutto l’anno dal lunedì al sabato, pigiama
party il venerdì sera e tanto altro…venite a visitarlo sabato 26 maggio alla grande festa di
apertura dalle ore 17:00 in via Flaminia 259/B, lee Zie: Francesca Rosaria Eleonora vi
aspettano.
Dott.ssa Francesca Fiorelli
Psicologa dell’età evolutiva
Coordinatrice del Centro per l’Infanzia
Dire Fare Giocare

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here