Stoccaggio delle merci green: la crescita del mercato dei pallet in plastica

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In Italia, aumenta il numero delle grandi e piccole aziende che scelgono di adottare i bancali in plastica come pedane di supporto per la gestione logistica delle merci: si tratta di un dato molto importante, che testimonia il successo delle politiche orientate alla riduzione dell’impatto ambientale delle attività industriali e di commercio e che dimostra l’attenzione del comparto produttivo italiano a queste importanti tematiche. Ma cosa sono esattamente i bancali? E come è possibile che dei semplici materiali di imballaggio utilizzati per la movimentazione delle merci producano un impatto ambientale così importante? Cerchiamo di rispondere a questi quesiti.

I pallet per la logistica delle merci

I pallet non sono altro che le pedane sulle quali vengono stipati materiali e merci di ogni tipologia, per la loro conservazione all’interno di depositi o, nel caso di prodotti alimentari, nelle celle frigorifere, ma anche per il loro trasporto, stradale, ferroviario, navale o aereo.

I pallet si sono diffusi a partire dalla fine delle Seconda Guerra Mondiale, nel corso della quale pedane simili a quelle utilizzate ancora oggi erano state sfruttate per la movimentazione dell’artiglieria e dei viveri. I bancali offrono due importanti vantaggi: permettono di mantenere le merci sollevate dal suolo, proteggendole dall’umidità, e ne facilitano lo spostamento, grazie ai carrelli elevatori, ai transpallet e agli altri mezzi di trasporto studiati appositamente per la loro movimentazione.

Per decenni, l’unica tipologia di pallet disponibile in commercio è stata rappresentata da quella in legno. I bancali in plastica, per molti anni, sono rimasti appannaggio di nicchie particolari, come quella dell’industria farmaceutica o della carne, a causa del loro costo elevato.
Solo di recente, grazie all’impiego di nuovi materiali e di tecniche di produzione all’avanguardia, i pallet in plastica hanno cominciato a diffondersi anche in altri ambiti produttivi, con ottimi effetti dal punto di vista ecologico e della conservazione delle risorse naturali.

I difetti dei pallet in legno

I pallet in legno presentano innegabilmente costi molto convenienti e, considerando il numero elevato di bancali acquistati ogni anno dalle aziende italiane, non sorprende scoprire che il prezzo del prodotto abbia a lungo rappresentato l’unico dato preso in esame nella scelta del tipo di pedane da adottare. Questo tipo di pedane, tuttavia, presentano una lunga serie di inconvenienti.
Il primo riguarda la loro produzione: per assemblare nuovi pallet occorre sfruttare il legno naturale, un materiale ampiamente disponibile e quindi poco costoso, ma in realtà preziosissimo per i nostri ecosistemi. Il disboscamento intensivo e le attività industriali associate alla produzione dei bancali in legno sono causa ogni anno del rilascio nell’atmosfera di ingenti volumi di anidride carbonica, uno dei principali gas serra.

I bancali in legno, anche quando progettati “a rendere” (cioè per essere restituiti dal destinatario della spedizione di un carico di merce e, quindi, riutilizzati), in molti casi hanno vita breve.
Il legno tende ad essere danneggiato facilmente e, al di là del pericolo rappresentato da schegge e chiodi per gli operatori, va detto che a causa della sua porosità, questo materiale assorbe facilmente polvere e liquidi, diventando inutilizzabile dopo pochi viaggi.

Molte aziende, anche in Italia, si occupano del recupero dei vecchi bancali in legno, per la produzione di nuove unità oppure per il loro riciclo. Tuttavia, quando le assi sono molto danneggiate o il legno risulta impregnato di sostanze oleose, il suo riuso diventa impossibile, persino come legna da ardere.

I trattamenti di sterilizzazione dei pallet in legno

L’aspetto relativo ai trattamenti di sterilizzazione dei pallet in legno merita un discorso a parte.
Per sua natura, questo materiale si presta ad infestazioni da parte di insetti parassiti e microrganismi fungini o batterici.
Le norme stabilite dall’ISPM-15 della FAO (International Standards for Phytosanitary Measures) stabiliscono che i pallet utilizzati per la movimentazione internazionale delle merci devono sempre essere sottoposti a trattamenti di sanificazione, pena la possibilità di veder rifiutato il passaggio attraverso le dogane o di dover sottostare all’obbligo di un periodo di quarantena.

Il vecchio trattamento di fumigazione con il bromuro di metile, un potente pesticida messo in relazione con diversi problemi di salute oltre che dannoso per l’ozono, è stato messo al bando nel marzo del 2010 sia in Italia che nel resto d’Europa. L’alternativa più conveniente è rappresentata dai trattamenti di sterilizzazione con il calore, che consistono nell’esposizione dei bancali in legno a temperature elevate per un determinato intervallo di tempo. L’obbligo di sottoporre le pedane in legno a tali trattamenti ne aumenta considerevolmente i costi, in alcuni casi facendone venire meno la convenienza.

I vantaggi dei pallet in materiale plastico

La diffusione dei pallet in plastica cresce a ritmi sostenuti, così come il numero delle realtà italiane impegnate nella loro produzione, nel recupero delle unità danneggiate e nel loro riciclo.
Il punto di forza delle pedane realizzate in polipropilene o il polietilene sta proprio nel fatto che questi materiali possono essere recuperati e utilizzati per lo stampaggio di nuovi bancali.

I pallet in plastica rigenerata sono solidi, resistenti e molto versatili. Hanno il vantaggio di essere molto leggeri e progettati per essere impilati agevolmente, occupando pochissimo spazio quando non carichi. Così, persino il loro trasporto diventa più economico. Il polipropilene e il polietilene sono ottimi isolanti elettrici, ma anche materiali impermeabili, sia all’acqua e all’umidità che alle sostanze oleose, come pure alla maggior parte degli acidi e delle basi. Non essendo porosi, non trattengono le impurità e possono essere puliti con semplicità.

Le imprese italiane che si occupano della vendita di pallet in plastica generalmente propongono cataloghi comprensivi di bancali con misure standard, ma anche personalizzabili in base alle esigenze del cliente. In più, le pedane in plastica sono predisposte per essere componibili: semplici ganci presenti lungo i lati consentono di connettere più unità tra loro, formando superfici modulari di qualunque ampiezza.

L’aspetto più vantaggioso dei bancali in plastica sta nel fatto che essi non necessitano di trattamenti di sterilizzazione e, pertanto, rispettano sempre le norme contenute nell’ISPM-15 della FAO, prestandosi alle esportazioni verso qualunque destinazione senza la necessità di documenti che ne attestino la qualità.

Infine, va ricordato che esistono modelli di pallet adatti anche al contatto con i prodotti alimentari, generalmente definiti di “prima fusione” perché stampati a partire da materie prime vergini, ovvero non riciclate. È auspicabile che la diffusione dei bancali in plastica prosegua fino a sostituire del tutto quelli in legno, ormai indicati solo per settori nei quali da sempre si utilizzano i pallet “a perdere”, ovvero destinati ad un unico utilizzo, come quelli impiegati nel settore edile.

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