Silver sfida Renzi: “Punto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri”

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Fano, 27 febbraio 2014 – “Ridurrò gli stipendi a tutti e manderò a casa qualcuno. Avrei anche qualche mira sulla Presidenza del Consiglio dei Ministri, se l’ha fatto Renzi posso farlo anche io”. Queste le prime parole del nuovo sindaco di “Fano Città del Carnevale” Guido Silvestri, in arte Silver, padre di Lupo Alberto, nominato simbolicamente primo cittadino oggi durante le celebrazioni del Giovedì grasso del Carnevale di Fano (PU, Marche). Come previsto dall’articolo 15 bis dello Statuto Comunale, Silver, è stato insignito con la fascia tricolore della carica di Sindaco di Fano “Città del Carnevale”. Questo pomeriggio il noto fumettista ha dato il via ufficiale ai festeggiamenti per i 40 anni del suo “figlio” più amato Lupo Alberto che nel 1974 ha fatto la sua prima comparsa nel Corriere dei Ragazzi e non ha perso l’occasione per rilasciare qualche dichiarazione in tono carnevalesco.

A consegnare la fascia e le chiavi della città, sono stati il presidente del Consiglio comunale Francesco Cavalieri, il vicesindaco e assessore agli Eventi e Manifestazioni Maria Antonia Cucuzza e il presidente dell’Ente Carnevalesca Luciano Cecchini. “Spero di divertirmi e mi sono anche portato il costume da Zorro” ha sottolineato Guido Silvestri. L’artista aprirà il corteo dell’ultima giornata di sfilate dei carri allegorici di cartapesta del Carnevale di Fano, il pomeriggio del 2 marzo, dal carro “Happy Carnival Lupo Alberto!” progetto di Giox e Daniele Mancini Palamoni realizzato da Fantagruel proprio per celebrare i 40 anni del “lupo blu”.

Non mancherà il tradizionale “getto”, il lancio di quintali di dolciumi sulla folla presente lungo il viale del Carnevale che caratterizza la kermesse. A concludere gli appuntamenti, il Martedì grasso, il tradizionale “Rogo del Pupo” nella piazza principale della città (XX Settembre) per il “Rogo del Pupo” quest’anno titolato “Vara ma lu… Vara ma Lia”. Il “Pupo” simboleggia l’animale sacro sul quale la comunità scaricava e scarica ancor oggi le colpe commesse nei giorni di licenza erotica del Carnevale. Rito che non poteva non concludersi con il rogo che divorando con le fiamme il “Pupo” purifica tutti e conclude il Carnevale.

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