Sanità, interpellanza di Carloni sul punto di primo intervento di Sassocorvaro

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SASSOCORVARO – “La Regione verifichi la legittimità della determina sulla riorganizzazione dei servizi ospedalieri. Ceriscioli ascolti il territorio e torni indietro rispetto alle scelte sbagliate fatte finora sulla sanità” ; cosi’ Mirco Carloni , capogruppo di Area Popolare interviene dopo aver depositato una interpellanza in Consiglio Regionale sulla situazione del PPI di Sassocorvaro.

“In conseguenza delle misure di riorganizzazione dei servizi ospedalieri e dei servizi di emergenza- urgenza, nel punto di primo intervento di Sassocorvaro sono cambiate le modalità di funzionamento, in quanto dal 1 gennaio 2016 il punto di primo intervento si troverebbe attivo tutti giorni solo dalle 8.00 alle 20.00 e non più H24. Al di fuori di questa fascia oraria il servizio risulta presidiato solo con una postazione MSA – Mezzo di soccorso avanzato – e, in assenza della stessa, occorre rivolgersi al medico di continuità assistenziale, mentre per tutte le prestazioni critiche o di emergenza occorre chiamare il 118. Questa presunta riorganizzazione – continua Carloni – dei servizi di emergenza-urgenza realizzata dalla Regione si è tradotta solo in depotenziamento dell’intero sistema di emergenza provinciale e costituisce tuttora un pericolo per la salute dei cittadini che, non solo non sono stati adeguatamente informati e coinvolti in questo processo riorganizzativo, ma sono costretti a subire gravi conseguenze a seguito della mancata assistenza garantita H24, anche in relazione ai tempi di intervento”.

“Occorre che Ceriscioli cambi la politica fin qui adottata per gli ospedali dell’entroterra e inizi ad ascoltare i territori e non solo i tecnici, al fine di concordare con loro adeguate misure di riorganizzazione dei servizi ospedalieri e di emergenza. Per questi motivi ho depositato un’interpellanza per chiedere se la Regione intende accogliere la richiesta del sindaco di Sassocorvaro Daniele Grossi di annullare tale provvedimento e soprattutto per chiedere se la determina D.G. ASUR 914/2015 è da considerarsi legittima visto appare in contrasto con le normative vigenti.
Ceriscioli deve tutelare la salute dei cittadini dell’entroterra e non deve solamente adeguarsi alle logiche tecniche che gli suggeriscono i tecnici regionali”.

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