Riqualificazione del museo archeologico di Fano

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Da domani, 2 settembre, chiude temporaneamente al pubblico la sezione archeologica dei Musei Civici di Fano, per la riqualificazione delle strutture e l’adeguamento degli apparati espositivi. In collaborazione con la Soprintendenza archeologica delle Marche si è inteso mettere in sicurezza le collezioni, rinnovare l’impiantistica, rimodulare gli spazi e rimodernare le teche espositive. Le sollecitazioni ad intervenire da parte della Soprintendenza rimandano già a inizio giugno, ma l’Amministrazione ha deciso di dare corso ai lavori solo ora, al compimento della stagione turistica balneare.
Per l’intervento di riqualificazione del museo saranno impegnati 33.000 euro già accantonati dal Comune a valere sui fondi per gli investimenti.
Sul “contenitore” del Museo Civico il Comune interverrà, a cominciare da metà Settembre, anche sulla copertura, nella sezione della Pinacoteca, laddove sono state registrate infiltrazioni d’acqua, e specificamente in coincidenza della Sala del Trono e della Sala Morganti.
Il recupero del museo è la prima, urgente azione di un processo più ampio di recupero del patrimonio archeologico della romanità a Fano, delle sue emergenze architettonico-monumentali e quale segno di identità culturale del territorio, che prospetta due prossimi step:
1) l’apertura, nell’ambito del progetto di Distretto Culturale Evoluto della Regione Marche, Flaminia Nextone, del Museo della via Flaminia nella ex-chiesa del San Michele, fissata per il prossimo Ottobre.
2) la realizzazione della piattaforma web Flaminia Nextone per la condivisione, fra i comuni che insistono sul tracciato dell’antica via consolare romana, da Cantiano a Fano, di servizi e funzioni per la promozione del territorio. La piattaforma sarà pubblicata in coincidenza con l’apertura del museo della via Flaminia e avrà una gestione partecipata da soggetti privati.

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