Restyling Palazzo Poste, Ricci: «Altro tassello per piazza del Popolo»

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PESARO – «Restyling ultimato per il Palazzo delle Poste». A salutare la fine dei lavori, partiti lo scorso settembre, il sindaco Matteo Ricci e la direttrice provinciale di Poste Italiane Margherita Cardullo. Si tratta del restauro conservativo della facciata di piazza del Popolo con le manutenzioni alle coperture e agli infissi. Oltre alla riqualificazione delle pareti esterne dell’edificio (su via Bruno e via Branca) e della parte del cortile interno sul Mercato delle Erbe. Così Ricci: «Un investimento notevole da Poste Italiane (oltre 400mila euro, ndr), che dopo la chiusura alle auto rappresenta un ulteriore tassello per la piazza, riqualificando un edificio storico della città. I prossimi interventi riguarderanno l’ex Intendenza di Finanza, dove sarà  realizzata la nuova questura. E i lavori del San Domenico per creare il polo del food».  Spiegano da Poste Italiane: «Il Palazzo è stato ripulito da smog, polveri superficiali, scritte e verniciature con apposite idropulitrici a bassa pressione. Il lavaggio è stato seguito dalle rifiniture per la rimozione dei microvegetali, che con il tempo avevano invaso la facciata». Da segnalare il risanamento dei capitelli ionici in pietra d’Istria, «ricostruiti e ristuccati attraverso malte compatibili con il materiale esistente, miscelate con polvere di marmo adatte al recupero morfologico». Rimossa anche l’insegna luminosa «Postamat» nel portale dell’ex chiesa di San Domenico.  L’intervento di Poste Italiane «rientra in un ampio progetto che ha coinvolto altre realtà italiane». L’obiettivo è «prendersi cura delle città» e «partecipare al finanziamento di iniziative per la conservazione e valorizzazione del patrimonio artistico italiano». Ancora: «L’operazione, grazie alla collaborazione della Soprintendenza e del Comune di Pesaro, restituisce alla città una preziosa testimonianza dell’arte. Ma anche del gusto e dello stile di vita alla corte dei Malatesta». Sul Palazzo c’è il vincolo monumentale perché, come motivato dal ministero per i Beni culturali ai sensi della legge 1089 del 1939, «documenta l’architettura del quattordicesimo secolo a Pesaro, espressa soprattutto dalla facciata. Su cui è presente un ricco portale eretto nel 1390, a cura dei Malatesta». L’edificio è stato adibito a sede postale nell’ottobre del 1914, alla presenza del sottosegretario alle Poste Girolamo Marcello.

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