Referendum: nelle Marche il No vince con il 55%. Pesaro boccia la riforma

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ANCONA, 5 DIC – Con uno stacco di 10 punti, 55% contro 45%, i marchigiani hanno votato no al referendum sulla riforma costituzionale. Un risultato netto, consolidato da un’alta affluenza alle urne, dove si sono recati 866.233 cittadini, pari al 72,84% degli aventi diritto. Il sì a prevalso a Urbino (52,1%) mentre a Pesaro la battaglia è stata fino all’ultimo voto: 50,1% per il no e 49,9% per il sì il dato finale. Nella regione l’affluenza al voto è stata superiore alla media italiana: su 1.189.181 elettori, i votanti sono stati 866.233, pari ad una percentuale del 72,84%. Alta la partecipazione al referendum anche nelle aree terremotate. In valori assoluti i sì alla riforma sono stati 385.877 (45,0%), i no 472.856 (55,0%), uno scarto di dieci punti a favore del no, più ridotto rispetto al 60 a 40 registrato a livello nazionale. Le schede bianche in regione sono state 2.609 (0,3%), le nulle 5.074 (pari allo 0,6%). Ad Ancona (72,56% degli elettori al voto) il no ha prevalso con 28.984 voti (53,5%) contro il sì, fermo a 25.171 voti (46,55). A Pesaro, dove alle urne si è recato il 76,08% degli aventi diritto, il no vince per soli 99 voti in più del sì: 28.144 (50,1%) contro 28.045 (49,9%). Macerata consegna la vittoria al no con 12.873 voti (54,8%) contro 10.596 (45,2%). Alta l’affluenza ai seggi anche nella città capoluogo, 73,26%. Ad Ascoli Piceno (72,54% degli elettori alle urne), il no prevale con 16.910 voti (58,4%) rispetto ai 12.043 dei sì (41,6%). Fermo è il capoluogo di provincia dove si è votato di meno (72,26%). Il no vince con 12.221 voti (59,3%), il sì si ferma a 8.401 voti (40, 7%). Il fronte del sì si consola con Urbino, dove su 9.000 votanti (il 78,20%) il sì conquista 4.642 consensi (52,15) e il no è sotto di quattro punti: 4.270 voti, pari al 47,9%.

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