Punti in agenda di Minardi: “Burocrazia, sanità di qualità, infrastrutture e turismo”

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PESARO – Renato Claudio Minardi ha incontrato a Fossombrone oltre 200 sostenitori che hanno contribuito all’organizzazione della campagna elettorale regionale. All’appuntamento non è voluto mancare, nonostante i molteplici impegni, il neopresidente delle Marche Luca Ceriscioli. “Grazie alla fiducia che mi avete accordato – ha detto Minardi, consigliere di maggioranza tra i più votati di tutta la Regione – voi sarete ogni giorno al mio fianco in Regione”. Minardi e Ceriscioli portano l’esperienza maturata negli enti locali, un modo di governare di chi è abituato a lavorare in mezzo ai cittadini e a dare valore all’ultima pietra posata anziché la prima. Più che un abbraccio, il loro, è stata un’unione d’intenti reale. “Ma l’impegno sarà quello di ottenere risultati concreti dal Tavollo al Tronto – ha rimarcato Ceriscioli -. Perché, per molti anni, molte le cose non sono state fatte con equilibrio per i territori”. Fossombrone, e non Fano, non a caso prima tappa di Minardi. “Un luogo baricentrico della nostra provincia, perché noi rappresentiamo tutta la comunità e vogliamo andare incontro ai cittadini per poter essere realmente la loro voce in Regione” ha spiegato Minardi davanti ai tanti simpatizzanti presenti insieme a molti amministratori locali e ai vertici del Pd, dagli onorevoli Marchetti e Morani, al segretario provinciale Gostoli passando per il vicepresidente nazionale e sindaco di Pesaro Matteo Ricci. Minardi ha voluto fare tre precisi ringraziamenti: “A chi ha creduto in noi, ai volontari del Pd e alla mia famiglia”. Poi, l’analisi: “I voti che hanno portato alla mia elezione – ha sottolineato Minardi – sono arrivati da tutta la provincia e sono il frutto di un lavoro fatto con serietà, concretezza e determinazione, in questi anni, fuori dal Palazzo. Queste elezioni devono essere un punto di partenza per ridare equità di trattamento a tutto il territorio”. Elezioni che hanno premiato coerenza e trasparenza. “Chi ha provato a cambiare maglia è stato sonoramente bocciato – ha ricordato Minardi – L’avevo detto nel giorno della presentazione della mia campagna elettorale: la proposta dei due ex presidenti della regione era paragonabile a quella di Totti che, per cercare di vincere, diventa capitano della Lazio. La sconfitta è stata data dai cittadini. Noi, invece, oggi festeggiamo non tanto la mia elezione ma l’inizio di un grande lavoro che ci attende per tutta la comunità marchigiana e che andrà fatto con grande rigore e sobrietà. Solo così si potranno risolvere i problemi in una Regione rinnovata, che avrà meno risorse, meno consiglieri e nuove deleghe provenienti dalle Province”. I punti in agenda sono chiari: “Ridurre la burocrazia che impedisce economia e sviluppo, ottenere una sanità di qualità e che garantisca tempi brevi per tutti, il miglioramento delle infrastrutture e un turismo come opportunità da cogliere per creare nuovi posti di lavoro”. La chiusura con Giovanni Gostoli, segretario provinciale PD: “Dietro ogni voto c’è una fiducia da non tradire. C’è un Dna del nostro territorio da ritirare fuori e portare in Regione. La strada è quella del cambiamento”.

Minardi

1 COMMENT

  1. Ma veramente …ancora c’è gente che crede alle chiacchere di Minardi ???????
    sono più di 30 anni che chiacchera…chiacchera….chiacchera…..

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