Pesaro, Ricci: «Piano per nuovi parcheggi alla Baia»

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PESARO – Piano in tre tempi per sciogliere il nodo parcheggi a Baia Flaminia. Lo rende noto Matteo Ricci, nell’incontro tra giunta e consiglio di quartiere Porto-Soria. «Intanto tolleranza zero sulla sosta selvaggia d’estate. Anche perché mettiamo a disposizione le navette gratuite: prenderle è una questione d’abitudine, come accaduto nel caso di Sottomonte». Ma il sindaco guarda anche, nel medio periodo, a cento parcheggi in più. Precisamente nell’area-triangolo del Circolo tennis compresa tra via Belgrado e Lungofoglia delle Nazioni. «Nel piano regolatore sono previsti già parcheggi sul Lungofoglia. Siamo d’accordo con i condomini della zona. Il campetto che si perderebbe potrebbe essere eventualmente recuperato nell’area retrostante del Circolo». Tre ipotesi per il finanziamento, «che potrebbe avvenire già dal 2019, lavorandoci da subito». In primis il capitolo di bilancio sui nuovi parcheggi. «Ma potremmo anche legare i lavori alla nuova gestione del Circolo, dal momento che a breve dovrà essere rinnovata la concessione. In alternativa, l’intervento potrebbe essere fatto da Pesaro Parcheggi». Il terzo tempo, secondo il sindaco, è il ponte ciclopedonale per collegare la ciclabile di viale Trieste a quella di Baia Flaminia: «Voglio inserirlo nel programma di governo. Comune e Camera di Commercio hanno già dato l’incarico al progettista (Morsiani): servono tempo e soldi (secondo Ricci dai due ai tre milioni, ndr), ma sarebbe un’opera straordinaria per la città. A quel punto il parcheggio tra i due Porti diventerebbe funzionale per la Baia. Che risolverebbe così completamente le criticità sulla sosta», spiega il sindaco al presidente Gabriele Arduini.

CONTENITORI – Sull’ex Consorzio Agrario: «Abbiamo chiuso la vicenda. Non è proprio quello che volevo ma abbiamo fatto realpolitik e, nelle condizioni date, la mediazione raggiunta è un buon risultato. E’ stata ridotta la previsione urbanistica del Piano casa, le volumetrie rimarranno quelle attuali. E saranno realizzate le opere viarie intorno». Con la sottolineatura: «I privati si sono impegnati col Comune per demolire la struttura a settembre. E’ un dato concordato, che non ha fatto scattare l’ordinanza anti-degrado». Su Villa Marina: «Prima il Patrimonio Inps non poteva vendere, adesso sì e ci sono nuove prospettive. Nei mesi scorsi si è registrato l’interessamento da un fondo cinese, che ha fatto anche sopralluoghi. Vedremo come andrà l’asta: se si riuscirà a vendere e a trasformarla, nei prossimi anni avremo nuovi scenari». Aggiunge: «Il Comune va via dallo stabile di Pesaro Studi anche perché non è proprietario. Ribadisco il punto perché adesso, sul tema, spuntano le accuse strumentali. Poi avevamo già deciso, tre anni fa, di destinare i fondi comunali per quei corsi della Carlo Bo alle politiche sociali ed educative. Salvaguardando i servizi: la scelta è stata più volte spiegata. Anche perché è finita l’epoca del decentramento: la nostra università è a Urbino». Su Scienze infermieristiche: «Siamo al lavoro per sedi alternative nel centro storico. Ragioniamo su locali del Job, sale della Provincia e del Comune».

EX AMGA – Il parere Iss sulla bonifica, per Matteo Ricci, «è la chiave di svolta» sull’ex Amga. Ovvero: «Non si costruisce più, lo dice l’Istituto Superiore di Sanità. Abbiamo già dato mandato agli uffici di rivedere la previsione urbanistica. La partita è chiusa». Ora «il resto della bonifica procederà sostanzialmente attraverso il verde. Sarà parco o bosco, a seconda della modalità individuata dal tavolo tecnico. In ogni caso uno spazio verde per fare respirare il quartiere», osserva.

LAVORI – Asfalti previsti su via Amalfi, via per Soria e viale Napoli, con rifacimento del marciapiede da viale Trento a viale Trieste (lato porto). Interventi sulle scuole nella primaria di via Monfalcone (cementi armati ammalorati) e asilo nido Alberone (sistemazione interna). Il sindaco pensa anche all’asfaltatura del marciapiedi del ponte di Soria. Infine: «Stiamo progettando la rotonda di largo Tre Martiri. Investimento di 30mila euro», chiude Belloni.

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