Ospedale unico, consigliere D’Anna: Spacca-Ricci “botte da orbi”, ma l’ospedale non c’entra!

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Le botte da orbi che metaforicamente, anzi politicamente si stanno dando sul progetto di ospedale unico in provincia di Pesaro l’ex presidente della Provincia più indebitata d’Italia e l’uscente presidente della Regione Marche che fino a ieri “accreditava” la sanità della nostra regione tra le migliori d’Italia, dimostrano diverse realtà.

La prima:che era ed è interesse della maggioranza in regione e i provincia di PU di costituire L’Azienda Ospedali Riuniti Marche Nord. Operazione riuscita con la plateale condivisione nel 2009 del 99% dell’allora PDL (il sottoscritto fu l’unico a votare contro la costituzione dell’Azienda in quanto non garantiva e tutelava le strutture esistenti, ad iniziare da Fano e dall’entroterra come in effetti è accaduto, purtroppo)..

Seconda realtà :che il sito di Fosso Sejore era è ed è il falso scopo sul quale si è fatta una falsa una sintesi per far accettare alle amministrazioni comunali di Pesaro e Fano, e l’ingenua condivisione di diversi comuni dell’entroterra, il principio della necessità di un Ospedale Unico. Considerazione: nessuno si è mai preoccupato di leggere, o se lo ha fatto ha fatto finta di non sapere, il Piano Socio Sanitario della Regione Marche dove è chiaro che l’eventuale struttura ha lo scopo di “ coprire il fabbisogno di assistenza e cura a livello minimo provinciale” Cosa cambierebbe quindi nelle risposte ai cittadini?
Terza realtà: che nell’eventualità si costruisca un nuovo ospedale questo sarà ubicato a Muraglia primo perché questa è da sempre la volontà politica di Pesaro e della Regione Marche secondo perché essendo i terreni circostanti l’esistente struttura sanitaria di Muraglia di proprietà pubblica essendo prevista sul Prg pesarese una destinazione di quell’area a servizi sanitari giocoforza ha un vantaggio rispetto ad altre ipotesi e localizzazioni ad iniziare dal Fosso. Queste caratteristiche sono state sempre presenti ed appare evidente che chi le ha sottovalutate e sottaciute o condivise è corresponsabile di una eventuale scelta che demolirà, non solo in senso metaforico, tutta la sanità provinciale esclusa Pesaro.
Quarta realtà: se Fosso Sejore è stato il falso scopo che ha consentito una condivisione ed accettazione della “necessità” di un ospedale unico attraverso la costituzione dell’Azienda Marche Nord .La battaglia campale tra Ricci e Spacca sull’ospedale unico di questi giorni è il falso scopo che vuole nascondere la reale battaglia :quella della successione di Spacca alla presidenza della Regione Marche. Ancora una volta si sacrifica il bene comune sull’altare di interessi di parte. Il tutto in barba al dramma che vivono quanti sono in attesa di esami che non possono fare nelle strutture pubbliche causa le lunghe liste di attesa e spesso neppure in quelle private per mancanza di soldi.
Usciamone fuori una volta per tutte. Fano si tenga il suo ospedale e si riprenda quanto sottratto stessa cosa accada con l’entroterra e la stessa Pesaro. Si può fare, si deve fare attraverso due leggi. La prima che abolisce l’Azienda Marche Nord, che ha con la sua presenza annientato ospedali e strutture. La seconda assegnando all’Area Vasta la personalità giuridica in altre parole è la possibilità data al territorio di scegliere come e dove utilizzare le risorse a disposizione. Così come è oggi i cittadini della Provincia di PU sono solo destinati a subire imposizioni da Ancona mascherate da “annunciati “ miglioramenti che nella realtà si sono rivelati l’opposto.
Giancarlo D’Anna

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