On. Ricciatti: “Sugli incentivi alle assunzioni solo parole. Ripristinare liste di piccola mobilità”

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ROMA – “Per ora gli incentivi promessi da Renzi sulle assunzioni sono solo intenzioni, mentre di fatto gli strumenti che si sono rivelati utili non vengono rinnovati”. Lo afferma l’On. Lara Ricciatti in occasione del deposito di una interrogazione parlamentare volta a chiedere al Ministro del Lavoro il ripristino delle liste di cosiddetta “piccola mobilità”.

Le liste di piccola mobilità sono state introdotte con il decreto legge 148/1993, successivamente convertito in legge, e costituivano la possibilità per i lavoratori che avevano perso il lavoro a seguito di un licenziamento individuale per giustificato motivo oggettivo, nelle aziende con meno di 15 dipendenti, di iscriversi nelle liste di mobilità al pari dei lavoratori delle grandi aziende.

“Il meccanismo si era dimostrato un valido strumento per consentire il reinserimento nel mondo del lavoro per diversi soggetti, che “portando in dote” ai datori di lavoro degli sgravi fiscali sul costo del lavoro sino al 30%, consentiva un concreto risparmio per le imprese, tanto più in periodo di crisi” – spiega Ricciatti.

Come è noto, a partire dal Governo Monti, tale meccanismo non è stato più rifinanziato, “un altro dei lasciti dell’era Fornero”, commenta Ricciatti.

Al danno per i lavoratori, che hanno visto allontanarsi un concreto strumento di rinserimento nel mondo del lavoro, si è aggiunta la beffa per le aziende che avevano assunto contando su quegli sgravi. L’Inps qualche mese fa, infatti, ha richiesto alle aziende che avevano assunto, confidando nei benefici fiscali, di restituire l’equivalente degli sgravi ricevuti.

“Una situazione inaccettabile, per questo – conclude la deputata di Sel – ho ritenuto opportuno chiedere al Ministro del Lavoro quali misure urgenti intende adottare per evitare che le aziende beneficiarie del contributo siano costrette a restituirlo e se non ritenga opportuno rifinanziare il sistema agevolativo della c.d. piccola mobilità”.

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