Nuova Questura, Ricci chiude il cerchio: «Ecco la soluzione definitiva»

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PESARO – «Insieme al prefetto Luigi Pizzi siamo in dirittura d’arrivo sulla Questura», dice Matteo Ricci in consiglio comunale, definendo «definitiva» la soluzione che chiuderà il cerchio. Per il sindaco si prospetta un disegno che lega «sicurezza, recupero dei contenitori del centro storico, capacità della città di intercettare fondi statali». Aggiunge che «l’operazione permetterà di liberare ulteriori risorse per gli enti locali (il riferimento alla Provincia, ndr)». In sintesi: «Quattro piccioni con una fava». Il sindaco la spiega così: «L’Agenzia del Demanio aveva stanziato 4 milioni e 200mila euro per la ristrutturazione dell’ex Intendenza di Finanza. Prima che l’ex prefetto di Pesaro, Attilio Visconti, lasciasse la città, era emersa l’ipotesi di trasferire la questura nel palazzo di via Zongo. Insieme al prefetto Luigi Pizzi, con cui c’è grande collaborazione e costante dialogo, si sono fatte le verifiche necessarie con il ministero dell’Interno sull’idoneità degli spazi». E dopo mesi di valutazioni, si è stabilito che le condizioni c’erano. A patto di realizzare ulteriori lavori di adeguamento sismico, «considerata la natura particolare degli uffici e dei servizi da accogliere».
L’OPERAZIONE – Prosegue Ricci, che interviene sulla mozione presentata da Dario Andreolli: «Sono andato dal direttore Roberto Reggi. E insieme abbiamo concordato che anche la differenza (di circa due milioni in più, per un totale complessivo superiore ai sei milioni, ndr) sarebbe stata coperta dall’Agenzia». Tradotto: «Il 17 giugno firmeremo in Prefettura un protocollo con il direttore dell’Agenzia Reggi, il sottosegretario del ministero dell’Interno Gianpiero Bocci e il prefetto per investire quelle risorse sull’ex intendenza di Finanza. Che di conseguenza diventerà la sede principale della Questura». Insomma: «Quello che adesso è in via Bruno si sposterà lì». Non è tutto. «La Provincia – prosegue Ricci – sta da tempo cercando una soluzione con il ministero dell’Interno sull’edificio di via Giusti (altra sede attuale di uffici della Questura, ndr). Il ministero, da anni, paga un affitto bassissimo. E c’è già una richiesta di sfratto». Per quel palazzo si era pensato di ricorrere al fondo Invimit (società di gestione del ministero dell’Economia). Ma, nel mezzo, il sindaco ha tirato fuori un’altra proposta. Che sembra mettere d’accordo tutti i soggetti. Ossia: «Il fondo Invimit acquisisce la sede attuale della Questura, in via Bruno. E lì si trasferiranno gli uffici attuali di via Giusti». La Provincia sarebbe così libera di vendere sul mercato l’immobile.
LA SOLUZIONE – Ecco perché, secondo il sindaco, «quattro piccioni con una fava: con le risorse dell’Agenzia del Demanio recuperiamo l’ex Intendenza di Finanza, trasferendoci la questura attuale. Invimit acquista la sede di via Bruno, che accoglierà quello che adesso è in via Giusti. Riuniamo così la sicurezza in un’unica area: sede principale e secondaria saranno una davanti all’altra. Non solo: risolviamo un problema storico di Pesaro, chiudendo un dibattito che va avanti da anni. Lo facciamo con risorse statali, recuperando un contenitore del centro storico chiuso. In più, mettiamo in moto un meccanismo di cui potranno beneficiare gli enti locali (leggi Provincia). Ringraziamo il prefetto Pizzi per l’attenzione costante e la sensibilità al tema. E’ stato, come sempre, indispensabile per la costruzione dell’operazione». Per il sindaco siamo alle battute finali: «Il 17 giugno sigleremo l’accordo con Agenzia del Demanio e ministero. Mentre il cda di Invimit si riunirà a fine giugno per deliberare».

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