Minardi: Turismo e sagre di qualità per l’economia Marchigiana.

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“Il turismo è l’attività più diffusa sul territorio ed é quella con maggior margine di sviluppo. Anche nelle Marche, come nel resto del Paese, esso rappresenta uno dei settori fondamentali della crescita e contribuisce a ridurre gli effetti negativi del difficile momento economico che stiamo attraversando. Turismo ed enogastronomia sono fattori difficilmente scindibili perché uniscono la dimensione dello svago e del viaggio all’importanza di conoscere i prodotti locali della terra, dei luoghi, delle tradizioni.” Così il Vice Presidente del Consiglio regionale, Renato Claudio Minardi, in occasione del convegno che si è svolto oggi a San Lorenzo in Campo su: “ Valorizzazione turistica delle Marche attraverso l’Enogastronomia e le sagre di qualità”.

Organizzato dall’Unpli Marche, Unione nazionale Pro Loco Italia, l’evento, patrocinato dal Consiglio regionale, ha inteso fare il punto sull’importanza del turismo per l’economia regionale, sul rapporto turismo ed enogastronomia, sul contributo che le sagre possono offrire per potenziare il richiamo turistico dei nostri territori.

L’incontro, che si è svolto nel Teatro comunale Tiberini è stato moderato dal Presidente dell’Unpli Marche, Mario Borroni e ha rappresentato anche l’occasione per presentare la proposta di legge regionale di cui Minardi è primo firmatario, sulle “Sagre di qualità” .

“Una legge – ha detto Minardi – che ha come primo obiettivo quello di promuovere il territorio regionale, la sua storia, le sue tradizioni, la sua cultura, il suo bellissimo ambiente e la molteplicità dei suoi prodotti enogastronomici. E questo anche grazie alle sagre di qualità.”

Per sagre di qualità si intendono quelle manifestazioni che si svolgono da almeno 25 anni e durano sino a 4 giorni, che valorizzano il territorio con i prodotti di enogastronomia rappresentanti della cultura, della tradizione e della identità marchigiane. I prodotti utilizzati sono quelli provenienti dalla filiera corta o a chilometro zero, di coltivazione locale e biologica, con denominazione di origine controllata Dop, Igp, Igt, Stg e a marchio Qm, qualità garantita dalle Marche.

“Nei piccoli Comuni dell’entroterra – ha detto il Presidente della Commissione regionale Sviluppo economico Gino Traversini –   le Pro loco svolgono un ruolo importante nel far scoprire lo straordinario patrimonio di cui spesso ignoriamo o trascuriamo la bellezza. La legge ha il merito di fare chiarezza sulle tante sagre con l’intento di valorizzare quelle di qualità. Una normativa che va sicuramente a vantaggio di attività che animano i luoghi e portano i turisti ad apprezzare i prodotti locali e la qualità della vita nella nostra regione.”

Un aspetto importante, sottolineato dalla legge è la protezione dell’ambiente. La legge prevede, infatti, la raccolta differenziata e l’utilizzo di stoviglie, posate, bicchieri e tovaglie biodegradabili e compostabili.

Al centro della normativa, attualmente all’esame della Commissione, l’intenzione di valorizzare il ruolo dell’associazionismo e dei Comuni.

“Le Pro loco – ha detto a questo proposito Minardi – sono un patrimonio e un tassello fondamentale della cultura e della società di un territorio. Esse danno valore al volontariato e all’associazionismo con persone che dedicano il loro tempo libero alla realizzazione di eventi che portano indistintamente beneficio a tutta la comunità e alla regione.”

Le sagre di qualità, infatti, contribuiscono a promuovere le Marche, a farle conoscere e visitare dando un prezioso contributo all’azione turistica regionale. Nelle Marche ci sono 220 Pro loco con più di 18 mila soci volontari.

Proprio per distinguere questo grande valore sarà istituito un marchio di cui potranno fregiarsi le sagre di qualità. Questo consentirà ai turisti di identificare le manifestazioni che rispettano i requisiti richiesti dalla legge.

Sono intervenuti al convegno il Sindaco di San Lorenzo in Campo, Davide Dellonti, il Presidente della Pro loco, Marco Fontana, il Vice Presidente dell’Unpli provinciale Lorenzo Bonafede.

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