Maltempo, lettera aperta del Comitato “Le Brecce” al sindaco Massimo Seri

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FANO – In attesa dell’incontro tra il Sindaco di Fano Massimo Seri e i residenti colpiti dal maltempo, il “Comitato Le Brecce” ha inviato al primo cittadino delle richieste a seguito mareggiata 5/6 febbraio 2015:

Al Sindaco del Comune di Fano
Sede
Al Capo Dipartimento di Protezione Civile
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Roma
OMBUDSMAN Regione Marche
Ancona
Cittadinanzattiva
Roma
FareAmbiene
Roma

E. p.c. Al Presidente della Regione Marche
Ancona
Al Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi
Roma
Al Ministero dell’Ambiente e del Territorio e del Mare
Roma
Alla Prefettura di Pesaro e Urbino
Pesaro
Alla Procura di Ancona
Ancona
Alla Procura di Perugia
Perugia
Al Comando NOE
Ancona
Alla Guardia di Finanza
Ancona
Alla Capitaneria di Porto di Fano
Fano
Agli organi di informazione

“Oggetto: richieste urgenti a seguito delle continue erosioni marine su Via Ruggeri in Fano e l’aggravio della situazione nel rione le “Brecce dovuta alla mareggiata del 5/6 febbraio 2015.

Con riferimento all’oggetto alla S.V Sindaco di Fano,

SI RICHIEDE

Di poter riscuotere i precedenti danni subiti dalle abitazioni causa maltempo con tromba d’aria abbattutasi sul quartiere in data 24 settembre 2004.
A fronte di quel evento (che causò scoperchiamenti di tetti e allagamenti) lo Stato Centrale, con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 18 novembre 2004 ha concesso alla Regione Marche lo stato di emergenza pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 276 del 21/11/2004;
di quelle richieste di danni noi cittadini di Fano non abbiamo saputo più nulla, neppure se sono arrivati i finanziamenti a Fano e/o se sono stati spesi per altro cose;
che i danni subiti da alcune abitazioni dovuto al rigonfiamento della fogna venga risarcito dall’Ente gestore del servizio;
che si riprendano i lavori di difesa della costa antistante Via Ruggeri e Via F.lli Zuccari come già iniziati (tratto dal verbale dell’Assemblea Legislativa n. 110 del 12 marzo 2013 pagina 13 del verbale) dopo la stipula dell’Accordo e la nomina da parte del Ministro dell’Ambiente di un Commissario Straordinario per la gestione dell’Accordo mediante una contabilità speciale, nel luglio 2011 il Commissario stesso ha tenuto ad Ancona specifici incontri con gli uffici regionali e con gli enti locali interessati dai futuri interventi.
Ad esito degli incontri bilaterali in quella sede erano stati assunti,dagli enti locali, impegni specifici selle progettazione da redigere, nelle prospettiva di attuare il programma nell’arco di un triennio, secondo le informazioni allora diffuse dal Ministero; per gli interventi di difesa delle costa di Via Ruggeri a Fano la cantierabilità era stata dichiarata entro il termine di 18 mesi, rientrando quindi nella seconda annualità.(allegato n.1 pag. 13 del verbale Assemblea).

L’opera su Via Ruggeri successivamente fu bloccata per mancanza di fondi, ma dal memento che sappiamo che i 3.000.000,00 (tre milioni di euro) sono a carico completamente della Regione Marche e come confermato per lettera prot. 0814465 del 13 novembre 2014 a questo Comitato dal Servizio Infrastrutture, Trasporti ed Energia a firma del Dirigente, la missiva informa che “è stato sottoscritto in data 15 ottobre 2014 l’atto integrativo dell’Accordo di Programma che prevede per l’intervento di difesa costiera in Via Ruggeri di Fano un finanziamento totale a carico della Regione Marche pari a € 3.000.000,00.
La convenzione che regolerà i rapporti con il soggetto attuatore (Comune di Fano) sarà sottoscritto entro l’anno.(allegato n.2 lettera)”
Come annunciato da Lei Sig. Sindaco che la convenzione è stata firmata in data 12 febbraio 2015, per tanto ribadiamo che da subito inizino i lavori.

Al Capo del Dipartimento di Protezione Civile ( informato delle nostre precedenti segnalazioni e dimostrazioni) si chiede che venga aperta un indagine su questo modo di operare nel mettere a rischio l’integrità della vita e dei beni, nelle mancata prevenzione e nel non intervento nel mitigare il rischio idrogeologico che questo luogo subisce da oltre trent’anni portando alla esasperazione degli abitanti del rione.

Noi Cittadini, siamo stati lasciati soli, abbandonati anche dalla Stessa Prefettura che secondo noi è l’Organo preposto alla tutelare e Incolumità Pubblica”.

Distinti Saluti.

Per il Comitato
Mauro Ginesi

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