Lo scherzo di Carnevale

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Il periodo di Carnevale è quello giusto e i buontemponi ne approfittano per gli scherzi; nei giorni scorsi uno perfettamente riuscito lo hanno fatto i nostri amministratori regionali.
Per anni ci hanno raccontato che bisogna fare sacrifici in tutti i settori, anche nel trasporto pubblico locale. E infatti, giù con i tagli delle corse e arrangiarsi, in particolare i pendolari. Ma evidentemente era uno scherzo, perché ora ci dicono che sono in grado di trovare qualcosa come 150 milioni di euro per riportare in vita una ferrovia la cui dismissione è stata ottenuta da loro stessi appena tre anni fa; ci dicono che troveranno anche gli spiccioli (qualche milione di euro all’anno) per gestire un servizio ferroviario che da almeno 30 anni non interessa più né a RFI né alla Provincia, né a quasi tutti i Comuni attraversati dai binari.
E se qualcuno obietta che il treno non serve perché sarebbe un doppione degli autobus, nessun problema e crepi l’avarizia: due è meglio che uno.
Ci hanno anche detto, sulla base di uno studio commissionato dalla stessa Regione a una società di sua fiducia, che “le condizioni del sedime si presentano con un elevato degrado” di traversine, binari, gallerie e terreno di fondazione e non conviene riportarci il treno; del resto, per capirlo basta fare qualche passo sui binari o andare a vedere le stazioni, in particolare quelle di Calcinelli, Tavernelle e Calmazzo; ma evidentemente anche questo era uno scherzo perché i nostri amministratori regionali ora attestano che “la linea risulta completamente armata e integra… sono intatte le stazioni, i binari di transito e di sosta”, ecc. ecc.
Un’assessora regionale ha girato tutte le Marche per raccontare quanto stanno lavorando per diffondere la banda larga e avvantaggiare le comunità locali; lungo la valle del Metauro, grazie alla contestuale realizzazione di una pista ciclopedonale, Internet veloce e affidabile potrebbe arrivare prima e praticamente a costo zero o quasi. Ma a qualcuno non piace vincere facile.
E’ uno scherzo anche la norma che non consente più come una volta di far passare i treni a contatto con le case? Evidentemente sì, anzi potrebbe essere presentata come un vantaggio; come Fantozzi, molti potrebbero prendere letteralmente “al volo” il treno che passa sotto le loro finestre. Per non parlare della “rivalutazione” degli immobili collegati da convogli velocissimi, “fino a 130 km all’ora”, sulla porta di casa!
Complimenti anche alla maggioranza consiliare che, in pieno spirito carnevalesco, ha concesso alla minoranza di decidere al suo posto.
Ora aspettiamo che una delegazione del Consiglio regionale vada da Rete Ferroviaria Italiana, prima nella sede di Ancona e poi in quella di Roma, per dire che i costi esorbitanti, la mancanza di fondi, le norme di sicurezza, i pareri dei Consigli comunali, gli studi, le discussioni, le trattative, le delibere, ecc. erano uno scherzo di Carnevale; ci sarà molto da ridere.

Enrico Tosi

3 COMMENTS

  1. Condivido pienamente quanto hai scritto purtroppo i nostri politici non hanno una spina dorsale e si muovono solo secondo il loro torna conto vedi ulti rinvi a giudizio per spese extra.

  2. Ma invece di spendere soldi x un treno che nessuno prenderà mai, nn era meglio destinare quei soldi alla costruzione di una nuova piscina? Visto che quella che abbiamo fa proprio pena?

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