“La Polizia provinciale verrà smantellata”, dura reazione dei sindacati

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PESARO – “Malgrado gli annunci riportati dalla stampa appena un mese fa e nonostante quanto è stato condiviso e concordato nei tavoli di confronto dell’ “osservatorio provinciale”, la Provincia di Pesaro Urbino, in seguito ai rilievi mossi dalla Regione, che si è rifiutata di acquisire in toto il personale della polizia delle province marchigiane, ha deciso di dividere il destino professionale e il futuro dei 22 operatori attuali.
Senza alcuna comunicazione preventiva alle organizzazioni sindacali, la Provincia ha operato una modifica al decreto emanato circa un mese fa, inserendo tra il personale che dovrà transitare in Regione dieci nominativi, sono solo cinque, a quanto ci risulta, quelli che resteranno a carico della Provincia mentre i restanti sette, dovrebbero essere inseriti come “esuberi” nel portatale del ministero della Funzione Pubblica, con l’obiettivo di vedersi, forse, ricollocare nei Comuni con funzioni di polizia Municipale.
E’ quanto le organizzazioni sindacali hanno appreso solo informalmente, dall’Amministrazione e senza nessuna comunicazioni formale, che avrebbe dovuto indicare almeno i criteri oggettivi attraverso i quali la Provincia ha individuato le sorti dei 22 operatori di polizia provinciale.
Ma è assai più grave che nessuno, né la Provincia né tantomeno la Regione si stiano interessando di chi, in futuro, dovrà garantire l’attività di controllo, prevenzione e vigilanza, in merito ai tanti reati di natura ambientale, alla tutela della fauna e alle altre attività che negli anni il corpo delle polizie provinciali hanno svolto.
Di queste funzioni ben difficilmente potrà occuparsi la Guardia Forestale, visto il progetto del Governo di soppressione del Corpo e delle sue carenze negli organici regionali.
Va nuovamente sottolineato il fatto che di tali funzioni non potranno occuparsi i Comuni, perché per la polizia municipale non è prevista la tutela dell’ambiente del territorio e della fauna.
Peccato che su tutto questo a parte alcune dichiarazioni di condivisione da parte della politica locale non è stato ottenuto altro. A questo punto abbiamo deciso di appellarci alla Regione Marche e al suo presidente per chiarire le dinamiche che ci hanno portato a questo negativo risultato e conoscere cosa succederà nel prossimo futuro”.

Le segreterie provinciali
FP CGIL, CISL FP e UIL FPL

cisl fp marche

uil fpl

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