Opposizione fanese: “La giunta spedisce la fusione Aset in discarica”

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FANO – “Buttata nell’immondizia, senza cercare di prendere neanche gli aspetti oggettivamente importanti, frutto del lavoro di tanti mesi e di soldi pubblici spesi. Come il secco non riciclabile. Così la giunta ha trattato la fusione. E tra due giorni in consiglio comunale, dopo 8 lunghi mesi di riflessioni e trattative in maggioranza, ci portano un atto che, se non fosse per l’ultima parolina “fusione” nell’oggetto della delibera , nessuno capirebbe neppure che trattasi di fusione delle due aziende aset spa e aset holding. Infatti la delibera non parla mai di fusione bensì di riposizionamento delle società e lo fa affidando ad un Advisor di capire se è il caso di procedere o meno. Cosa gravissima che implica una spesa ulteriore ai 100mila euro già spesi dalla precedente amministrazione per fare tutte le valutazioni e pertanto sarebbe stato giusto ed economicamente più vantaggioso proseguire con gli stessi consulenti ed advisor. Tra l’altro non mettendo neppure un limite di spesa nella gara per l’individuazione del nuovo Advisor.
Ma tutto ciò nasconde la intima convinzione, perché mai dichiarata ma solo chiacchierata al loro interno, che la fusione non s’ha da fare! È la conferma di ciò arriva anche dal fatto che la stazione appaltante per l’advisor e la presidenza della commissione di gara sarà affidata all’Aset Holding, proprio la società tramite la quale, per sua forte contrarietà, ebbe effetto la non conclusione dell’iter della fusione.
Questa delibera non è altro che un altro rinviare e delegare una decisione così importante con la speranza che nel frattempo intervenga qualche legge targata “Amici di Hera” che deresponsabilizzi la giunta nella scelta di una partita fondamentale per il futuro della azienda, dei suoi dipendenti e per le tasche dei cittadini tramite i conclamati risparmi che la fusione porterebbe nella tariffa rifiuti.
Per noi questa delibera è irricevibile ma poniamo l’interesse delle aziende e della città sopra ogni cosa e pertanto forniamo la nostra collaborazione all’amministrazione con una serie di emendamenti che mettono nelle condizioni il consiglio comunale di prendere una decisione forte e seria in merito.
Se così non sarà inizieremo una forte campagna sulle aset che sarà mirata a far calare la maschera alla giunta sulle loro reali intenzioni per il futuro di queste nostre aziende”.

Aramis Garbatini, Alberto Santorelli (Progetto Fano); Davide Del Vecchio (Insieme per Fano); Marina Cucuzza (Forza Italia); Stefano Aguzzi (La Tua Fano).

I sottoscritti consiglieri comunali propongono i seguenti emendamenti alla delibera in oggetto:

Emendamento al punto 1 del dispositivo della delibera: si propone di cassare l’intera proposizione sostituendola con: “di procedere al processo di fusione delle due aziende aset spa e aset holding avvalendosi degli stessi tecnici e Advisor che hanno realizzato e certificato il piano industriale citato in premessa ovvero lo studio Marchionni di Pesaro e Pubblitecnica di Brescia”.

Emendamento al punto 1 del dispositivo sostituendo la frase “la stazione appaltante e’ formalmente individuata in aset holding spa” con “la stazione appaltante è formalmente individuata nel Comune di Fano”.

Emendamento al punto 1 del dispositivo sostituendo la frase ” la commissione di gara è presieduta da un dirigente di Aset Holding spa con la partecipazione quali componenti di un dirigente di Aset spa e di un dirigente del comune di Fano ” con ” la commissione di gara è presieduta da un dirigente del comune di Fano con la partecipazione di un dirigente di Aset spa e di un dirigente di aset holding spa ”

Emendamento al punto 1 del dispositivo proponendo di aggiungere: “la base d’asta per la gara di individuazione dell’advisor non potrà essere superiore a euro 15.000,00”.

Emendamento al punto 2 del dispositivo sostituendo “a manifestare le valide ragioni economiche del processo di fusione” con “ad arrivare in tempi brevi alla fusione delle due aziende”

Emendamento per aggiungere al punto 2 del dispositivo il comma “i” con la seguente dicitura: “di non prevedere, nella predisposizione della organizzazione societaria, la figura del direttore generale”.

Emendamento per aggiungere al punto 2 del dispositivo il comma “L” con la seguente dicitura: “di prevedere, nella predisposizione della organizzazione societaria, un tetto di spesa per gli stipendi dei dirigenti di euro 100.000,00 lordi all’anno”.

Emendamento al punto 3 del dispositivo sostituendo “a portare a termine il processo di riposizionamento societario” con “a portare a termine la fusione delle due aziende”.

Aramis Garbatini
Alberto Santorelli
Davide Del Vecchio
Marina Cucuzza
Stefano Aguzzi

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