Guardie zoofile OIPA al Prefetto: “Il Circo Orfei non è idoneo, sospendere l’autorizzazione”

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PESARO – Nei giorni scorsi il nucleo di guardie zoofile OIPA Pesaro Urbino ha effettuato un controllo sulle condizioni di detenzione dei numerosi animali sui quali si basano le performance del circo Orfei – Flying Martini, attendato nel comune marchigiano fino al 31 agosto scorso. Appena giunte sul posto le guardie zoofile hanno notato la presenza di un elefante detenuto nel prato adiacente ai tendoni senza nessun tipo di riparo e con una recinzione fatta di semplici nastri (con evidente pericolo per l’incolumità dei presenti), circondato da alcuni cittadini che lo fotografavano e osservavano. Tale condizione, unita al fatto che il pachiderma era l’unico esemplare della sua specie presente nel circo, è fonte di grande stress per l’animale, non rispetta le sue esigenze etologiche e viola le linee guida CITES che i circhi che si attendano a Pesaro devono rispettare, secondo quanto prescritto dal Regolamento Comunale Tutela Animali.

Stesse condizioni di totale solitudine per un babbuino, anche in questo caso in violazione delle linee guida CITES che prevede la detenzione in gruppo per questa specie affinché ne vengano rispettate le caratteristiche etologiche e di benessere. Un’ulteriore sanzione è stata elevate per le condizioni di detenzione di tre pony rinchiusi in un recinto angusto di 9 mq, in violazione del Regolamento Comunale che prevede il medesimo spazio per un solo esemplare. Il controllo è stato reso difficoltoso dall’aperta ostilità e aggressività verbale dei circensi, che si sono rifiutati di ritirare e firmare i verbali redatti. Dal momento che non sussistono i requisiti per l’idoneità del circo, le guardie zoofile OIPA hanno ufficialmente chiesto alla Prefettura di Pesaro che venga sospesa l’autorizzazione a mettere in scena gli spettacoli a Fano, dove il circo è attualmente attendato.

“Come guardie zoofile condanniamo dal punto di vista etico la riduzione in schiavitù di tutti gli animali detenuti nei circhi e costretti, anche con metodi violenti, a umilianti performance totalmente contro natura. Ma vogliamo sottolineare che, oltre alle avvilenti condizioni in cui vivono gli animali prigionieri di questi “spettacoli” itineranti, spesso i circhi non rispettano nemmeno i requisiti minimi stabiliti dal Regolamento CITES – spiega Matteo Ceccolini, coordinatore del nucleo di Guardie Zoofile OIPA di Pesaro-Urbino – Chiediamo quindi che le leggi esistenti vengano rispettate, nell’attesa che finalmente la tortura legalizzata del circo con animali venga definitivamente abolita, come chiede da anni la maggior parte degli italiani”.

L’intervento dell’on. LARA RICCIATTI (SEL)

“I circhi non siano zone franche del rispetto per gli animali”. Lo afferma l’On. Lara Ricciatti di Sel, intervenendo sulla richiesta di sospensione dell’autorizzazione per il circo a Fano alla Prefettura, avanzata delle guardie zoofile OIPA.

“Non è la prima volta che le guardie zoofile accertano e denunciano condizioni di detenzioni degradanti per gli animali nei circhi – spiega la deputata fanese – purtroppo non sempre tali denunce fanno scattare le conseguenti sanzioni da parte delle autorità competenti, come se si trattasse di norme di serie B”.

“Auspico un intervento deciso delle autorità addette ai controlli – continua Ricciatti – così come previsto dalla Convenzione di Washington – CITES, che individua specie e linee guida sul trattamento, trasporto e detenzione di animali, indicando in una serie di soggetti istituzionali l’onere di verificare il rispetto di tali norme”.

“Chiedere condizioni idonee e dignitose per gli animali non vuol dir essere contro il circo – conclude Ricciatti -, esistono diversi modi di fare intrattenimento, semplicemente non possiamo accettare che uno spettacolo sia costruito sulla sofferenza altrui”.

2 COMMENTS

  1. Vorrei aggiungere che chi percorre le strade di Fano in questi giorni si trova a disagio in quanto gli addetti del circo alla consegna dei biglietti invito per gli spettacoli si buttano davanti alle auto in marcia per farle fermare mettendo a rischio l’incolumità di tutti.

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