Grave malore in spiaggia, ma l’ambulanza rimane bloccata da motorini e biciclette

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FANO – Si può rischiare di morire a causa di una via d’accesso ostruita dal parcheggio selvaggio di motorini e biciclette ? La risposta purtroppo è sì. Siamo nei pressi della Spiaggia dei Fiori a Fano, sabato 18 luglio ore 17.30. Al 118 arriva una richiesta di aiuto per soccorrere una donna diabetica che si è sentita male in spiaggia. Il codice assegnato all’intervento è rosso, vale a dire di massima urgenza indica un soggetto con almeno una delle funzioni vitali compromessa, che si trova in immediato pericolo di vita. Stato di shock, perdita di coscienza, respirazione interrotta, arresto cardiaco, emorragie e traumi molto gravi. Il tempo di intervento deve essere rapidissimo, insomma non c’è un istante da perdere. L’ambulanza parte dall’ospedale di Fano a sirene accese, ma quando tenta di arrivare nel punto più vicino alla spiaggia per poter prestare il primo intervento, i sanitari si devono arrendere di fronte a una selva di biciclette e motorini parcheggiati alla rinfusa su ambo i lati dell’unica via di accesso all’arenile. Risultato: i minuti passano e la vita di quella persona è sempre più a rischio. Immaginiamo il senso di rabbia e di impotenza dei sanitari a bordo del 118, così come quella dei famigliari o delle persone che hanno richiesto aiuto. Al momento non sappiamo l’esito di questo intervento, ce ne occuperemo nelle prossime ore, sperando che tutto si sia risolto nel migliore dei modi. Resta però il problema, che non è soltanto di chi parcheggia alla rinfusa il proprio mezzo di trasporto ignorando i disagi e il pericolo che tale azione può provocare, ma è di tutti noi che potenzialmente potremmo trovarci nella stessa situazione di bisogno di quella persona colpita stamane da malore. Pertanto è auspicabile che già domani, vengano installati dei segnali di divieto su tutto il muro di cinta della ferrovia, in modo da segnalare in maniera chiara che lì le biciclette e i motorini non si possono parcheggiare e garantire così ai mezzi di soccorso di transitare senza dover perdere minuti preziosi per salvare la vita altrui.

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