Grande successo per la XXVI edizione del Fano Jazz By The Sea

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FANO – Calato il sipario da una settimana sulla XXVI edizione di Fano Jazz By The Sea, con la consueta festa sui prati della Golena del Furlo, è tempo di bilanci. Innanzitutto qualche numero: 13 i giorni di intensa programmazione, 37 i concerti ospitati in 11 location, 210 i musicisti invitati; 36 i volontari, perlopiù giovani e studenti universitari, coinvolti nell’organizzazione in varie mansioni. Ma soprattutto: 20.100 le presenze complessive di pubblico stimate, fra appuntamenti a pagamento e gratuiti; 4.080 i biglietti “staccati”, con una media dei concerti principali di 408 spettatori a concerto (la media nazionale è di 250). Un incremento degli abbonamenti pari al 50% in più rispetto al 2018. L’incasso complessivo lordo è stato di Euro 77.371,50: oltre 10.000 Euro in più del 2018 (dato oltremodo significativo se raffrontato con i dati nazionali che vedono i festival di questo tipo, anche blasonati, subire delle flessioni di pubblico significative), nonostante l’annullamento, per cause non dipendenti dall’organizzazione di Fano Jazz By The Sea, dell’atteso concerto dei GoGo Penguin.

«È stata, ancora una volta, un’edizione speciale, dopo che il Festival ha trovato, con la riapertura della Rocca Malatestiana e la collocazione del Jazz Village nelle immediate vicinanze, il suo format ideale», dichiara Adriano Pedini, Direttore Artistico di Fano Jazz By The Sea, «Il nostro è un Festival inclusivo, aperto a tutte quelle esperienze e attività collaterali che arricchiscono la già consistente e articolata proposta artistica. Va sottolineato che, per la prima volta e se confermati, i contributi provenienti da altre Istituzioni Pubbliche (MIBACT, Regione Marche, Provincia, Comuni di Gradara e Acqualagna), hanno superato nell’insieme il contributo messo tradizionalmente a disposizione dal Comune di Fano. Questo significa che Fano Jazz By The Sea è un importante attrattore di risorse».

Organizzato da Fano Jazz Network in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Fano, con il contributo del Ministero delle Attività Culturali MIBACT e il sostegno della Regione Marche, si altre Istituzioni e di sponsor privati, Fano Jazz By The Sea 2018 ha dunque consolidato le propria posizioni all’interno della programmazione culturale regionale e nazionale.

Altamente significative sono, quindi, le presenze di pubblico provenienti da ogni parte d’Italia e d’Europa (Ungheria, Gran Bretagna, Slovenia, Svizzera, Svezia, Francia, Estonioa, Olanda, Germania), nonché da Stati Uniti, Canada e Australia. Presenze che indicano indiscutibilmente il valore e il richiamo internazionale del Festival: il 90% dei biglietti venduti online sono stati acquistati da spettatori residenti fuori Fano.

“Take a Stand “, “prendi posizione”, questo il motto – ripreso da un importante quotidiano nazionale – con cui Fano Jazz By The Sea si è presentato quest’anno al suo pubblico, sposando definitivamente la causa della sostenibilità: un Festival Green, in sintonia con l’ambiente e il sociale, fitto di ospiti internazionali; uno straordinario veicolo di attrattiva turistica. «Un festival sempre più in sintonia con la Città di Fano», aggiunge Adriano Pedini, «Ma nel contempo una manifestazione che via via ottiene importanti riconoscimenti internazionali: a tutti i nostri concerti è stata quest’anno presente Rainbow Robert, Direttrice Artistica del festival jazz di Vancouver nonché coordinatrice di tutti i festival jazz del Canada. La sua visita a Fano è stata favorita dal Console Italiano a Vancouver, Massimiliano Iacchini, e rappresenta il primo passo verso una collaborazione che si concretizzerà nel 2019, con un interscambio di giovani talenti e un focus sul jazz italiano dedicato dallo stesso festival di Vancouver. Il tutto sotto l’insegna di Fano Jazz By The Sea».

Notevole è stata poi la visibilità ed il riscontro sui social, grazie ad un intenso lavoro di comunicazione svolto da un rinnovato team di giovani impegnati nel Digital Marketing: 11.828 “like” su Facebook (2.607 in più rispetto alla scorso anno) e copertura totale dei post (organici e sponsorizzati) di 1.456,154 contatti; 23.200 le visualizzazioni su Twitter. Altrettanto importante il successo conseguito dal nuovo sito Internet, con un traffico web proveniente per il 97,93 % dal territorio nazionale e dall’estero.

Positivo si può ritenere anche il bilancio artistico, con menzione particolare per i concerti del trio di Brad Mehldau, del gruppo di Vijay Iyer e del quartetto di Andy Sheppard. Meritatissimi i consensi tributati dal pubblico a una generosissima Dee Dee Bridgewater, la cui esibizione alla Rocca Malatestiana ha fatto registrare uno dei tre sold out del Festival, insieme a quelle dello spettacolare Stanley Clarke e di un più intimista Paolo Fresu. Fra i giovani talenti si sono invece messi decisamente in luce il pianista torinese, ma francese di adozione, Roberto Negro, la contrabbassista romana Federica Michisanti, che coraggiosamente ha preso il posto sul main stage dei GoGo Penguin, e il gruppo MACK. Sull’Exodus Stage della Pinacoteca S. Domenico sono state particolarmente intense le solo performance del sassofonista Francesco Bearzatti e del vibrafonista Pasquale Mirra.

Il Jazz Village si è confermato cuore pulsante del Festival: con il suo allestimento Green è ormai segno distintivo e simbolo di Fano Jazz By The Sea. Fra le tante attività che vi si sono svolte sin dalle prime ore della mattina, spicca la straordinaria esperienza del Campus Musicale che ha visto impegnati 40 tra bambini e ragazzi tra i 5 e 16 anni per la formazione dell’Orchestra Mosaico, che si è poi esibita a conclusione del Festival. Grande successo ha anche riscosso il progetto Cosmic Journey, con vari DJ e live set che si sono avvicendati fino a tarda notte.

Tutte le attività collaterali hanno riscosso gradimento e partecipazione, dalla mostra fotografica di Luciano Rossetti, allestita a Fano Center, agli appuntamenti Arte & Jazz Performing, dalle Narrazioni in Jazz a Yoga & Jazz, dalle installazioni artistiche alla biciclettata Pesaro – Fano, accompagnata da note in stile New Orleans.

Affollatissimi gli appuntamenti speciali: il concerto all’alba di piano solo di Alessandro Lanzoni all’Anfiteatro Rastatt, quello conclusivo alla Golena del Furlo con una partecipazione di circa 4000 spettatori, l’esclusivo Jazz ‘in Onda sul Caicco, i due eventi d’apertura al Teatro dell’Aria di Gradara.

Infine, va ricordato il concerto multimediale dei Nonotak al Teatro della Fortuna, che grazie alla collaborazione con l’Associazione Umanesimo Artificiale si è ben inserito e amalgamato con il resto del programma artistico, inaugurando così un nuovo filone contemporaneo che troverà sviluppo nelle prossime edizioni del Festival.

Tutto questo nel 2018, in attesa della XXVII edizione di Fano Jazz By The Sea, in programma dal 20 al 28 luglio 2019

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